GRANDE TELECOM, GRANDE TR.....!! - 5 Novembre
2006 |
"ECCO DOV'E' ANDATO A FINIRE LA MAGGIOR PARTE DEL MIO
TEMPO...!!"
Di solito, dopo una Convention de Itullians e dopo una full-immersion di una
decina di giorni, il sito veniva da me aggiornato senza particolari problemi. Quest'anno invece è stata
dura, ma non solo perchè le foto mi sono arrivate dai fotografi ufficiali (peraltro bravissimi!) appena
dopo la metà di ottobre e ridurle tutte è stata un'operazione TITANICA, non solo perchè
il nostro mitico Presidente sta recuperando le ore di lavoro che ha dedicato alla convention e contemporaneamente
sta finendo l'ultima fanzine e quindi devo in qualche modo provvedere quà e là a trovare le informazioni
necessarie da inserire nel sito, non solo perchè, come tutti, anch'io ho un lavoro che non mi lascia tregua
oltre a dover assolvere agli impegni familiari e musicali...
E' stata dura soprattutto perchè contemporaneamente ho avuto la bella idea di attivare l'Adsl, giunta al
mio paese solo i primi del settembre scorso. Riassumo:
1) Il 10 Settembre 2006
chiamo per attivare Alice e aderisco ai 2 MESI in promozione GRATUITA di alice adsl, chiedendo PIU' VOLTE all'operatrice
prima di aderire cosa volesse significare GRATUITA risposta:
*nessun costo di attivazione
*nessun costo relativo al modem (che sarebbe rimasto di mia proprietà)
*2 mesi di navigazione gratuita con alice adsl…FINO AL 30 NOVEMBRE!! Successivamente avrei pagato € 19,90 mensili
più il noleggio del modem per una navigazione illimitata. Okey!;
2) il 27 Settembre 2006
arriva il modem;
3) I1 2 Ottobre 2006
la linea è attiva ma molto più lenta del mio precedente modem analogico...mah!;
4) Chiamo decine di volte
il servizio clienti e, quando finalmente un operatore mi risponde, mi viene detto che la linea in realtà
non è ancora attiva e che avrei dovuto aspettare 48 ore, perchè non è ancora stato completato
l'iter burocratico!?.... iter burocratico? Chiamo ancora il 187 per sentire il parere di un altro operatore e tutte
le sante volte la stessa storia: ITER BUROCRATICO! ENTRO 48 ORE AVRA' IL SUO SERVIZIO.
5) Di 48 in 48 arriva
il 31 di ottobre ed intanto io navigo lo stesso, come una tartaruga, ma navigo... tanto, come promessomi è
tutto gratuito, no?);
6) Il 1 di Novembre il
sito è pronto per essere pubblicato, accendo il modem di Alice e questi non smette di lampeggiare e quindi
non riesco a collegarmi. Prima di telefonare al 187 mi accerto che non ci sia la presenza di un virus nel mio sistema,
me lo hanno chiesto ogni volta che ho telefonato!... boh?...;
7) Tutto il giorno dei
Santissimi Santi Apostoli! lo perdo per fare l'antivirus e, figuratevi, con tutti quei file e cartelle che mi ritrovo
dentro al computer, mi ha tenuto in stallo per ben 5 ore (operazione che di solito faccio di notte, mentre dormo!)
quindi, giornata persa!!;
8) All'indomani del 2
Novembre, dopo aver accertato che di virus non c'era traccia, mi decido a chiamare il 187 il quale, con una naturalezza
spaventosa, mi dice che è impossibile che io mi possa connettere perchè, secondo i dati che hanno
loro, io, IL 3 OTTOBRE 2006, AVREI COMUNICATO A LORO LA RINUNCIA ALL'ADSL, PER MOTIVI CHE ANCORA ADESSO NON HO
BEN CAPITO!!! e che, se volevo riaverla, udite!udite! non avevo più la possibilità di usufruire dei
due mesi gratuiti, oltre a dover pagare tutto il mese di ottobre che ho navigato!!! Ma come! Se mi avevano appena
detto che io l'avevo disdetta il 3 di ottobre, perchè mi hanno fate navigare lo stesso a mia insaputa?!!!
Come faccio a dimostrare che IO NON HO MAI richiesto la disattivazione? E poi, qualora l'avessi richiesta, NON
sarei stato così idiota da NON accompagnarla da una raccomandata di recessione dal contratto, in base alle
norme vigenti; ma come avrei potuto spedirla, se ero all'oscuro di tutto...?....Piccola riflessione=GRANDE TRUFFA!!
9) Il 5 di Novembre,
dopo vane telefonate al 187 e dopo aver capito di essere stato deliberatamente truffato dalla Telecom in quanto
tra l'altro, per riavere la linea Adsl, pretende la sottoscrizione di un altro tipo di contratto dove naturalmente
non prevede i due mesi gratuiti e le condizioni originali, oltre al pagamento della navigazione del mese di Ottobre,
ho ristabilito la connessione analogica ed ho potuto così finalmente aggiornare il sito...!
"GRAZIE GRANDE TELECOM DELLA GRANDE TR....!!! TI RICORDERO' NEI MIEI SOGNI!!!"
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RIFLESSIONI! - 25 Maggio 2006
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COSTI DI RICARICA PER TELEFONI CELLULARI
In questi giorni è passata sotto esame alla Commissione Europea la
richiesta di abolizione dei costi di ricarica per le schede cellulari (i famosi 5 euro sui 30 che paghiamo) presentata
da un comune cittadino italiano.
Questo fenomeno è tutto italiano, negli altri paesi del mondo il credito telefonico corrisponde a quello
che si ha pagato per la ricarica! La notizia che la C.E. si stia mobilitando (e ha già preso contatti con
l'Authority italiana) ci rinfranca moltissimo, ed è un segnale chiaro e pulito del fatto che qualcosa può
cambiare.
Per questo riporto qui sotto un link nel quale si può firmare (online) la petizione per l'abolizione dei
suddetti costi di ricarica.
Bisogna arrivare a quota 50000 firme ... siamo solo a 13000!
(Ma quand'è che noi italiani la smetteremo di farci prendere in giro!?!?
Il primo link qui sotto e quello che permette di accedere alla petizione:
http://www.petitiononline.com/costidir/petition.html
Questo secondo link è quello che permette di accedere ad un articolo sul tema:
http://punto-informatico.it/p.asp?id=1473614&r=Telefonia
Ringrazio per l'attenzione e spero che darai l'opportunità a tutti i tuoi amici/conoscenti di fornire il
loro contributo all'iniziativa... e che loro lo facciano a loro volta!
- IL
WEBMASTER -
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RIFLESSIONI! - 21 Dicembre 2005
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TI RENDI CONTO DI VIVERE NEL 2005 QUANDO...
1. Per sbaglio inserisci la password nel microonde!
2. Sono anni che non giochi a solitario con carte vere!
3. Hai una lista di 15 numeri di telefono per contattare i tuoi 5 familiari.
4. Mandi e-mail alla persona che lavora al tavolo accanto al tuo.
5. Il motivo per cui non ti tieni in contatto con i tuoi amici e familiari è che non hanno indirizzi e-mail.
6. Rimani in macchina e col cellulare chiami a casa per vedere se c'è qualcuno che ti aiuta a portare dentro
la spesa.
7. Ogni spot in tv ha un sito web scritto in un angolo dello schermo.
8. Uscire di casa senza cellulare, cosa che hai tranquillamente fatto per i primi 20, 30 (o 60) anni della tua
vita, ora ti crea il panico e ti fa tornare indietro per prenderlo.
10. Ti alzi al mattino a ti metti al computer ancora prima di prendere il caffè.
11. Cominci ad arrovellarti il cervello alla ricerca di modi per sorridere. : ) :o) :->
12. Mentre leggi tutto questo ridi e fai Sì con la testa.
13. Sei troppo occupato per accorgerti che su questa lista manca il punto 9.
15. E ora sei tornato indietro per vedere se davvero manca il punto 9.
E ORA STAI RIDENDO DA SOLO....
Vai, manda questo messaggio a chi sai già...!
BUON NATALE!!
- IL
WEBMASTER -
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INFORMAZIONI UTILI! - 22 Novembre 2005
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UN'INFORMAZIONE UTILE!
(Lo so che non siamo in tema Jethro, ma è più forte di me!...)
Ci si può chiedere perché i negozianti di telefonini la tengano
riservata!
Semplice: perché un modo per rendere inutile il furto di telefonini. Niente furti: niente acquisti di cellulari
nuovi!
Una specie di rivincita se vi rubano il vostro telefonino potete averla così:
"Per ottenere il numero di serie del vostro telefono battete i tasti *#06# immediatamente, senza nemmeno confermare
con il tasto di chiamata, un codice a 15 cifre apparirà sullo schermo.
Questo codice e' unico. Scrivetelo e conservatelo preziosamente. Se vi rubano il telefono, telefonate al vostro
operatore e dategli questo codice. Il vostro telefono potrà essere completamente bloccato, anche se il ladro
cambia la scheda SIM".
Non recupererete probabilmente il vostro telefono, ma siete almeno sicuri che nessuno potrà usarlo.
Se tutti prendono questa precauzione, il furto di telefonini diventerà inutile. Mandate questo messaggio
a quanta più gente possibile!!!!
UN'ALTRA INFORMAZIONE UTILE!
I gestori fanno tanta pubblicità al servizio di number portability
(la possibilità di passare da un gestore all'altro mantenendo il vecchio numero del telefonino) ma nessuno
di loro spiega quanto l'adesione a macchia di leopardo a questo servizio stia costando a noi ignari consumatori.
Mi spiego meglio. La maggior parte dei contratti (siano essi con abbonamento o con prepagate), come ben sapete,
prevedono un costo molto basso per le telefonate fra clienti dello stesso gestore (solitamente 10 o 12 cent al
minuto) ma costi ancora sproporzionalmente alti per telefonate effettuate all'indirizzo di un abbonato di un gestore
diverso dal proprio (per le quali si arriva a pagare anche a 25 e più cent al minuto).
Oggi, a causa della possibilità offertaci di migrare da un Gestore all'altro senza cambiare il proprio numero
del cellulare, il prefisso non identifica più il gestore (prima i 340, 347, 348, 349 etc eravamo certi fossero
vodafone e i 335, 337, 338, 339, 333, etc eravamo certi fossero tim) e anche quelle telefonate che pensiamo costino
poco, possono in realtà costarci parecchio! (Ad esempio una telefonata di 10 minuti fatta pensando che costi,
fra scatto alla risposta e tariffa, intorno a 1,3 euro, potrebbe in realtà costarvi 3 euro!). Un modo per
risparmiare, o comunque per sapere se la telefonata che stiamo per fare ci costerà poco o molto, in realtà
esiste, ma come è logico nessun gestore lo pubblicizza perchè è maggiore l'interesse a mantenere
i propri clienti all'oscuro della cosa.
Prendete nota: sarà sufficiente anteporre al numero che si sta chiamando un codice numerico:
456 per i clienti Vodafone, 4884 per i clienti Tim, affinchè una gentilissima e 'gratuita' voce di donna
ci comunichi a che
gestore oggi appartiene il numero che stiamo chiamando per poi lanciare in automatico la chiamata che, saremo liberi
di accettare, rifiutare o, se necessaria, rendere più breve possibile).
Immagino che lo stesso servizio sia garantito anche dagli altri gestori (3 e wind) e che sia sufficiente chiedere
il codice da anteporre alle chiamate ai rispettivi servizi clienti. Buone telefonate (senza sorprese) a tutti!
P.S. l'argomento trattato mi sembra meritevole di attenzione. fate girare questa mail fra i vostri ignari amici
e conoscenti. Ve ne saranno grati !!!
- IL
WEBMASTER -
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LA DECIMA CONVENTION...CONSECUTIVA!!
- 14 Ottobre 2005
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Dieci anni di militanza tulliana, dieci anni di Convention, rappresentano
un traguardo veramente straordinario per un Fan Club nato nel 1995 quasi in sordina ed esploso alla sua sesta edizione
nel 2001, con la partecipazione proprio degli stessi Tull.
Probabilmente siamo l'unico Fan Club dei Jethro Tull al mondo ad avere questo primato. Ed il merito è di
tutti noi tulliani, che siamo ancora capaci di macinare chilometri "on the road" pur di sentire vibrare
nelle nostre orecchie anche solo qualche nota che li emuli, che li ricordi, anche solo da qualche cover band locale.
Dopo quella mitica convention la paura di un calo di tensione e di interesse da parte di tutti vibrava nell'aria,
che poi è quel che succede inevitabilmente quando si raggiunge l'apice, con quella splendida serata di giugno
al "Magnani" di Parma.
Ed invece no, negli anni successivi altri ospiti, altra musica e via via passando da Jonathan Nojce a Goran Kuzminac,
da Barriemore Barlow a John Evan, da Mick Abrahams a Glenn Cornick, dai Beggar's Farm ai Mother Goose e tutti gli
altri musicisti ( il tutto supportato poi da quel terremoto vivente e pieno di cortesia che risponde al nome di
Clive Bunker!), si sono susseguite edizioni sempre più interessanti e raffinate, raggiungendo standard qualitativi
addirittura più alti delle aspettative.
La Convention dello scorso anno ci ha fatto capire che non bisogna mollare, che la sostanza e la voglia non mancano
e che, se lavoriamo tutti con impegno e dedizione, possiamo raggiungere di nuovo quell'apice, che sarà sicuramente
diverso da quello del 2001, ma che ci può ridare ancora le stesse emozioni forti ed inaspettate che abbiamo
vissuto quella sera.
This is not love... is more! Un forte abbraccio a tutti...
- IL
WEBMASTER -
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NOTIZIE UTILI DAL WEB!! - 10 Marzo 2005
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TELECOMUNICAZIONI / PARLA L'INVENTORE DI SKYPE
Bye bye telefono, il vecchio apparecchio casalingo è finito. Perché
ora possiamo parlare con tutto il mondo gratis o quasi. Con un computer e due cuffiette (Colloquio con Niklas Zennström di Arianna Dagnino).
- Il telefono di casa, il 'fisso', è un piccolo dinosauro rimasto quasi
invariato negli ultimi 50 anni. Ora ha un nuovo temibile concorrente: Skype, ovvero il più diffuso software per telefonare via Internet applicando il Voip (Voice
over Internet Protocol) al 'peer-to-peer', la tecnologia che consente
la condivisione gratuita delle risorse on line. Nel caso di Skype significa poter telefonare gratis da computer
a computer in tutto il mondo o pagare 0,17 centesimi per chiamare da computer a qualsiasi telefono negli Usa come
in Europa, in Canada come in Australia.
- Il padre di Skype è Niklas Zennström, svedese, doppia laurea in economia e ingegneria, geniale sviluppatore inviso ai potentati
del copyright (major discografiche in testa) per aver lanciato qualche anno fa KaZaA, un sistema di condivisione di brani musicali scaricato da 370 milioni di persone.
- Nel 2003 Zennström ha deciso di estendere la rivoluzione del 'peer-to-peer' dalla musica alla telefonia.
Disponibile in 20 lingue, Skype è già stato scaricato 63 milioni di volte e sta affermandosi come
l'offerta di comunicazione vocale con il più rapido tasso di crescita a livello globale (si prevede che
raggiungerà i 240 milioni di utenti entro il 2008). Un recente studio di Evalueserve considera la rivoluzione
di Skype come un attacco mortale alle corporation delle telecomunicazioni.
Con Skype lei minaccia il business delle grandi aziende di telecomunicazioni
così come ha già fatto con quello delle major discografiche con KaZaA. C'è qualcosa di personale
in questa sua crociata contro i grandi monopoli o Skype sta mostrando semplicemente al mondo un nuovo modo di fare
business? - "Niente di personale, mi creda.
è stato proprio il successo di KaZaA che ha indotto me e il mio socio Janus Friis a chiederci in quali altri
campi avremmo potuto implementare la tecnologia 'peer-to-peer'. Ci siamo resi conto che il Voip era una tecnologia
in giro già da circa una decina d'anni ma che finora non aveva funzionato molto bene. Nel frattempo l'uso
globale della banda larga stava raggiungendo la massa critica e così ci siamo decisi a sviluppare un'applicazione
di Voip basata sulla tecnologia 'peer-to-peer' che fosse in grado di fornire un'elevata qualità delle chiamate
telefoniche in tutto il mondo. Quanto alla gratuità delle telefonate da computer a computer, abbiamo pensato
che così come la posta elettronica è gratis ma la gente continua a pagare per usare il fax, le chiamate
'Skype to Skype' potessero diventare l'alternativa gratuita alla tradizionale telefonata per chiunque usasse Internet".
In cosa si differenzia Skype dalle altre applicazioni che consentono di
fare telefonate attraverso Internet? - "Innanzitutto
il software di Skype è gratuito e le telefonate Skype-to-Skype lo sono altrettanto e tali rimarranno. Con
SkypeOut (l'applicazione per parlare da computer a telefono fisso o cellulare) consentiamo agli internauti di chiamare
in tutto il mondo al costo di una telefonata urbana e con una qualità della voce ottima. Usare Skype è
facilissimo: bastano pochi minuti per scaricarselo, registrarsi ed essere subito operativi. Non necessita di apparecchiature
costose, se non di un paio di cuffie con microfono da collegare al pc. Infine la nostra applicazione garantisce
un alto livello di privacy (tutte le telefonate vengono criptate) e un'altissima mobilità: i nostri utenti
possono fare il log da qualunque computer ovunque si trovino nel mondo; se hanno un pc portatile o un Pda necessitano
solo di una connessione a banda larga o Wi Fi".
Parliamo di Skype nel mondo. Quali i Paesi in cui si sta diffondendo più
rapidamente e per quali scopi? - "Abbiamo 25
milioni di utenti registrati in 200 Paesi diversi e 130 mila nuovi iscritti ogni giorno. Il nostro software è
stato scaricato 66 milioni di volte e abbiamo già 800 mila internauti dotati di tessera prepagata (secondo
la formula SkypeOut) per attivare chiamate a basso costo anche a telefoni fissi e mobili. Si tratta in maggioranza
di utenti privati, ma sono parecchie anche le aziende che sfruttano Skype-to-Skype per risparmiare sul costo delle
telefonate internazionali e renderle più efficienti sotto il profilo operativo. Fra i Paesi in cui abbiamo
registrato una fortissima crescita degli utenti ci sono il Brasile, dove le tariffe telefoniche sono molto alte,
e la Polonia, dove molte famiglie hanno parenti emigrati negli Usa e hanno bisogno di effettuare molte chiamate
internazionali. Ma anche in Cina, Giappone e Germania il numero degli utenti Skype sta crescendo in maniera esponenziale".
Dunque l'unico ostacolo all'ulteriore crescita di Skype è il numero
ancora limitato di connessioni a banda larga? - "Sì,
ma siamo in pieno boom delle connessioni a banda larga (in particolar modo l'Adsl) ed è proprio per questo
che abbiamo ritenuto maturo il momento per lanciare Skype. Che peraltro a sua volta contribuisce alla diffusione
della banda larga in tutto il mondo".
Qual è il modello di business su cui poggia Skype? Ovvero, come
fa i soldi lei? - "Certamente il nostro modello di business
non è quello delle tradizionali telecom o dei service provider esistenti. Ce lo possiamo permettere perché
è diversa la nostra struttura dei costi: la telefonia su Internet in modalità 'peer-to-peer' è
infatti molto più efficiente perché utilizza, attraverso un sistema di nodi e supernodi, i computer
di coloro che sono nel network di Skype e non richiede server centrali per indirizzare le chiamate. Già
questo evita costi di manutenzione solitamente molto alti. Inoltre il potere del network cresce al crescere del
numero degli utenti. Il network opera infatti usando una piccola percentuale del potere computazionale di ogni
singolo computer e non è limitato né dal numero degli utenti né tanto meno dalla grandezza
del server o dalla portata dei cavi di rame. Il che si traduce in un costo marginale che per ogni singola chiamata
è zero e per l'aggiunta di un nuovo utente è pari a 0,01 euro. A questo punto bastano i servizi aggiuntivi
a pagamento, come SkypeOut, per darci un buon margine di profitto".
Lei sostiene che il telefono è uno strumento troppo antiquato per
le esigenze del giorno d'oggi. Come si prospetta dunque il futuro delle comunicazioni vocali digitali? - "Enormemente più ricco di opportunità ed esperienze.
Una volta che la gente si sarà abituata a usare il computer o i palmari con scheda Wi Fi per le chiamate
in voce, scoprirà una maggiore libertà e varietà d'azione durante la telefonata stessa. Già
ora gli utenti Skype possono inviare file (di testo, di immagini o audio) mentre telefonano, scambiarsi messaggi
scritti tramite l'Instant messaging, fare una conference call con più persone o persino entrare in chat
testuale. E questo, soprattutto per chi lavora, è un enorme vantaggio in termini di efficienza e ricchezza
informativa".
Quali novità dobbiamo ancora aspettarci da Skype per il prossimo
futuro? - "A breve - ma non abbiamo ancora una data precisa
- uscirà SkypeIn, il servizio che consente a un qualsiasi telefono fisso o mobile di chiamare un computer
in qualsiasi parte del mondo esso si trovi al costo di una telefonata urbana. E poi stiamo lavorando su Skype Wi
Fi, che consentirà di fare telefonate gratuite da palmare, laptop o computer non appena questi si troveranno
in presenza di una connessione Wi-Fi".
Dopo aver ostacolato in ogni modo lo sviluppo del 'peer-to-peer', le grandi
major discografiche sembrano decise ad abbracciarlo, cercando di piegarlo ai loro interessi. Anche le grandi Telecom
del pianeta adotteranno questa strategia?
"Dipenderà da caso a caso. Alcune grandi aziende di telecomunicazione si concentreranno sull'opposizione
alla diffusione e all'uso del Voip fino a quando si ritroveranno in una situazione in cui questo avrà raggiunto
una massa critica consistente e irrefrenabile e a quel punto sarà ormai troppo tardi per reagire. Ma altri
gruppi, più lungimiranti e intraprendenti, capiranno prima la svolta in corso. C'è per esempio chi
sta già abbracciando il Voip: noi stessi abbiamo, per esempio, appena concluso accordi di partnership con
Cable & Wireless e con Hutchinson Global Communications Ltd (Hgc). Come già accaduto in altri campi,
non sarà il grande a prevalere sul piccolo bensì il veloce a battere il lento".
C'è Voip per tutti
- Telefonare con il sistema Skype è molto semplice. Basta avere un computer collegato alla Rete
in banda larga (Adsl o fibra ottica), andare sul sito (in italiano) http://web.skype.com/home.it.html e scaricare
il software gratuito. A questo punto, si può parlare gratis con chiunque nel mondo abbia già scaricato
lo stesso programma (telefonata da computer a computer) o pagando 0,17 cent per chiamare invece un telefono 'normale'.
Unico acquisto da fare: le cuffie con microfonino da attaccare al computer. Ecco alcune possibilità tra
cui scegliere.
Cuffie Plantronics - Plantronics
(www.plantronet.com), il maggior produttore mondiale di cuffie leggere per telecomunicazioni), è il fornitore
preferenziale di Skype. Le cuffie digitali per pc e Mac Plantronics Dsp (Digital Signal Processing) sono pensate
per la telefonia su Internet (foto sotto) Costano 109,99 euro.
Senza fili - Ulteriore
evoluzione delle cuffie Plantronics Dsp sono le Plantronics CS60 Usb (solo per pc): il primo sistema di cuffie
wireless Usb al mondo, che consente di poter effettuare telefonate via pc in totale mobilità, senza fili,
fino a 100 metri di distanza dal pc. A 299 euro.
Solo per Mac - Anche
gli utenti Mac possono operare con comodità a mani libere grazie alla connessione Bluetooth senza fili con
le cuffie prodotte da Jabra (Bluetooth BT 200) così come da Sony Ericsson (ultimissimo modello: HBH-60).
Basta avere un Mac dotato di Bluetooth interno o accessoriato con adattatore D-Link esterno USB. Sostanzialmente,
con queste stesse cuffie Bluetooth utlizzabili con cellulari come il Nokia 6600 o il SonyEricsson t39 si può
sperimentare il VoIP wireless tra le pareti domestiche e le mura d'ufficio, così come riporta il test effettuato
da Mac City (www.macitynet.it) per telefonate Mac-Skype senza fili.
Cordless Siemens-Skype
- Molti produttori di apparecchi telefonici tradizionali (per la casa e per l'ufficio) stanno adeguandosi
alle rapide evoluzioni del Voip. La Siemens è stata la prima a lanciare sul mercato un adattatore, il Gigaset
M34 USB adaptor, che consente di collegare le stazioni base (base station) dei suoi ultimi modelli di cordless
al computer tramite una porta Usb per poter così fare telefonate gratis tramite il Voip di Skype.
Motorola Voip: anche sul cellulare
- Saranno i Motorola i primi cellulari a consentire telefonate Voip tramite Skype grazie al recentissimo accordo
siglato tra l'azienda di telefonia americana e la nuova creatura di Zennström. I primi dispositivi mobili
Motorola dotati del modulo 'Skype Internet Telephony' saranno sul mercato già nel 2005.
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STANDARD FOR DUMMIES - 3 febbraio 2005
o anche COMPATIBILITA' E STANDARD: ESEMPI PRATICI di Matteo Avallone
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Scusate ma è più forte di me, lo so che non riguarda espressamente
i Jethro, ma vorrei proporvi ciò che ho trovato in questo link: http://www.cinico.net/standard.htm, da leggere
ovviamente "non in linea", se no vi spappolate mezza bolletta telefonica...!;-)
"L'altro giorno mi sono comprato una stampante per 39 euro. Un affare, mi sono detto. L'ho installata e l'ho
usata fino allo sfinimento della cartuccia e quando si è esaurita sono andato al negozio per comprare una
nuova cartuccia. 55 euro.
Scusi, può ripetere? Ma ho capito bene, ovviamente, non sono mica sordo: 55 euro.
55 euro la cartuccia e 39 euro la stampante. Chiedo se ci sono altre stampanti da 39 euro. Ce ne sono ancora: compro
una stampante. Butterò quella vecchia, viva la razionalizzazione intelligente dei materiali.
E viva gli standard. C'è una parete intera, in questo megastore, alla
quale sono appese varie centinaia di modelli di cartucce per stampante. Ogni maledetta stampante che esiste sulla
faccia della terra ha una cartuccia differente dalle altre. Nei casi migliori, la stessa cartuccia va su due o
tre stampanti diverse. Ma che figata. Fra cinquant'anni ci saranno negozi che venderanno solo ed esclusivamente
cartucce. Ma che dico negozi: grandi magazzini. Vagheremo tra corsie lunghe chilometri con il nostro bigliettino
in mano con su scritto quale cartuccia ci necessita, fino allo sfinimento e invecchiamento e morte dell'anima.
Già che sono al negozio mi compro un microfono, che vorrei farci delle
cose per il mio sito e altri esperimenti che ho in mente da un po' di tempo... E quando torno a casa mi accorgo
che il jack del Macintosh è differente, è piccolino e servono microfonini con i jackettini piccolini
fatti da Steve Jobs personalmente con le sue brave manine, io credo, proprio quelle che gli spaccherei adesso a
legnate.
Intanto arriva un amico con un cd e mi dice Scusa, puoi aprire questi jpeg
fatti su Mac e salvarli così che si possano vedere anche su PC? Li hanno salvati senza estensioni e Win
XP non capisce da dove arrivino e così prova ad aprirli con il Media Player. Windows prova ad aprire tutto
con il Media Player. Anche il Mac, però, suvvia: perché salva delle cose che poi non si possono aprire
su Win? Allora apro tutte queste foto e gliele salvo con l'estensione jpg, e per sicurezza anche con quella jpeg
e già che ci sono gliele salvo tutte anche in bmp. E per essere ancora più tranquillo dico a Photoshop
di simulare "Windows RGB", in alternativa a "Macintosh RGB", così sono (quasi) sicuro
che l'amico vedrà i colori (quasi) come li sto vedendo io adesso.
Nel frattempo Grazia mi chiede se so quale maledetto programma genera estensioni
mcw, perché non riesce ad aprirle. Allora dopo un po' di tempo e ricerche sull'online (per dirla con le
riviste fighe) scopriamo che sono di una qualche versione vecchia di Word per Mac. Io ho Mac OS X e Word per Mac
OS X non ce l'ho. Però ce l'ho per Mac OS 9. Che non è la stessa cosa. Sono due sistemi operativi
diversi e se avevi Photoshop che girava sul 9 adesso te lo compri nuovo e lo fai girare sul dieci. Se no in emulazione.
Ho comprato un Mac strafigo da salcazzomila euro e ci faccio girare i programmi in emulazione del vecchio sistema?
Stocazzo.
Comunque bando alle ciance. Non c'è l'ho proprio sull'hard disk, quindi né X né 9 né
Y né Z. Ma ce l'ho sull'iBook vecchio che non va avanti manco a spingerlo. E' bellissimo, ma è così
lento che mentre si è avviato la prima volta sono usciti dieci modelli nuovi dell'iBook. Lì sopra
c'è Word per Mac, però, ed ecco che quindi passa immediatamente da merdata a figata. Ho Word 6 e
questi erano fatti con Word 4 (o 5?) per Mac e niente, Word XP o Word 2000 o Word Salcazzo per Win non li riconosceva
più. Si vede che alla Microsoft per risparmiare sulle righe di codice hanno levato un po' di formati. Si
saranno detti ma chi vuoi che abbia ancora dei files mcw? Ma Word 6 per Mac li vede e allora li salvo in Word 2000
per Win, che mi dico con questi siamo tranquilli. E in RTF, ovviamente. Con l'RTF si va alla grande. Cioé,
si fa per dire...
Infine, già che ci sono, decido di installarmi anche Word per Mac OS
X. C'è una versione di prova sul sito della Microsoft. Si può usare per un mese e convincersi che
è bellissimo e quindi comprarlo. Lo installo, lancio Word, si chiude inaspettatamente. Lo rilancio. Si richiude.
Sempre inaspettatamente, of course. Il Mac dice proprio: l'applicazione si è chiusa inaspettatamente.
Il problema forse sta nel fatto che quello è Word per il Mac OS 10 o al massimo 10.1, mentre io ho Jaguar,
che è 10.2... Anzi, tra un update e l'altro adesso è diventato 10.2.5. Per Jaguar c'è un update,
di Word, solo che non funziona con la versione di prova. Bisogna comprare l'originale, poi installare l'update
e poi sperare che gli euro spesi non si chiudano inaspettatamente insieme a Word e alle vane speranze.
Ma io ho un sogno, I have a dream, come Berlusconi. Cioé il mio sogno
non è come il suo. Con lui condivido questo fatto di avere un sogno. Il mio sogno è diverso. Nel
mio sogno ci sono computer che fanno quello che devono fare e io che mi limito a dirgli cosa mi serve che facciano.
Nel mio sogno compro cartucce e le infilo nelle stampanti e apro una versione di Word e scrivo e stampo e salvo
e la mando a un mio amico, che se la apre se la legge se la stampa ci fa quel che vuole.
Nel mio sogno i computer sono come un televisore o un frigorifero. Funzionano, e io nemmeno so perché.
Poi, però, mi sveglio. Faccio colazione e accendo il portatile e quando mi siedo il buongiorno me lo da'
una .dll mancante.
Annullo, riprovo o tralascio?"
- IL
WEBMASTER -
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COMUNICAZIONE AI FANS - 22 Gennaio 2005
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Chiedo scusa a tutti voi per la lunga pausa dall'ultimo aggiornamento,
causata dal "solito" virus che mi ha costretto a riformattare il computer. Ho colto quindi l'occasione
per ampliare l'hard disk e potenziare il processore per cui anche questo ha ulteriormente ritardato le operazioni
di aggiornamento. Siccome potrei aver perso delle mail, che nel frattempo potreste avermi spedito, vi pregherei
di inviarmele di nuovo, qualora vi accorgeste che non avete avuto risposte da parte mia. Grazie.
- IL
WEBMASTER -
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MESSAGGIO AUGURALE - 16 Dicembre 2004
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Auguro a tutti i fans e visitatori del sito i migliori auguri di Buon
Natale & Felice 2005!!!
Vorrei porgere un ringraziamento particolare a tutti coloro che collaborano e tengono in vita questo sito con rubriche,
interventi, foto e curiosità e che dedicano buona parte del loro tempo (e denaro) per una "giusta causa"
come la diffusione della musica dei Jethro Tull. Vorrei citare fra i tanti (l'infaticabile) Aldo Miola, Massimo
Chiodini, Franco Cappone, Mauro Bemvenuti, Carlo Pavone, Persio Tincani, Enzo Dal Sie, Andrea Zaccarelli e tutti
i visitatori del muro come Alessandro Ferrari, Gian Piero Chiavini, Michela, Andrea Lana, Francesco Giuffrè,
Debora, Gianfranco Ludovisi, Francesco (Villa Adriana), Luciano Zaccari, Marco Perroni, Michelangelo Lucco, Nicola
Vianelli, ecc. ecc.! Un ringraziamento particolare a Mauro Traverso e agli amici di Genova e di Roma che ho avuto
il piacere di incontrare all' ultima Convention"!
GRAZIE VERAMENTE DI CUORE A TUTTI!!!
Un saluto tulliano a tutti
- IL
WEBMASTER -
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CANALE 5: RIPARTE IL GRANDE FRATELLO!! - 24 Settembre 2004
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Vi starete sicuramente chiedendo che cosa c'entra questa notizia con i Jethro
Tull! Beh! Cercherò in qualche modo di spiegarvelo!
Mi rivolgo a tutti quelli che, ogni sera, arrivano a casa stremati
dopo una giornata di lavoro, accendono la Tv, si siedono a tavola e aspettano le ultime notizie del Tg5. Fin qui
tutto normale (storie di tutti i giorni che non fanno una "grinza"!), fino a che non ci si accorge che
senza saperlo e senza volerlo ci si è sorbìti gli ultimi 15/20 minuti del "Grande Fratello".
A questo punto sorge spontanea una domanda: "Perchè tutto
quello spazio televisivo a beneficio di nullafacenti, non dedicarlo piuttosto ad uno spezzoncino di un concerto
dei Jethro?...(mi andrebbe pure bene un cartone di Tom & Jerry intendiamoci!).
Mi sono messo di tutto punto con la mia calcolatrice (che finora non ha
mai sbagliato un colpo!) e sono emersi questi risultati:
"Se moltiplichiamo quei 15 minuti della nostra vita, per le 6 sere
della settimana che ci sediamo a tavola, fanno 90 minuti che, moltiplicati per le 12 settimane (circa) che dura
il G.F., fanno ben 1080 minuti pari a.......18 ore!!......DICIOTTO
ORE???!!! (Sigh!)
E'come se per 18 ore consecutive, e cioè dalle 6 del mattino fino a mezzanotte, guardassimo continuamente
il GF, che non ce ne può fregar di meno! Allora,
se la vita è un sogno ed i sogni aiutano a vivere meglio (frase di Gigi Marzullo che cita tutte le notti
da ben 15 anni!! lui sì che è un GENIO!) il sogno potrebbe diventare realtà se preparassimo,
per i prossimi tre mesi che dura il GF, una videocassetta od un Dvd pronti per l'uso, magari del "25th Anniversary"
dei Jethro Tull (ecco il nesso, eh! eh! eh!).
Dopo tre mesi avremmo visto ben 9 videocasstte/Dvd (18 ore diviso
le 2 ore che dura mediamente una videocassette/Dvd) non solo dei Jethro Tull, ma anche dei Genesis, dei Pink Floyd,
di James Taylor, il film "La leggenda del pianista sull'oceano", il documentario sulla Savana inserto
dell'Espresso del '95, tutta la cerimonia ed il pranzo del vostro matrimonio, visto che sono vent'anni che non
la riesumate per paura di rivedervi ancora...con tutti i capelli in testa!:-))
Considerando che anche negli altri canali, a quell'ora di punta, non c'è tanto da stare allegri, chi ve
le restituisce più quelle 18 ore della vostra vita mentre stanchi ed affamati state candidamente aspettando
l'inizio del telegiornale?
Spero con questo mio intervento di avervi fatto un piccolo favore
e proprio per questo è come se fossi per voi...un fratello, anzi...
UN GRANDE FRATELLO!!! ;-)) . Attenzione dunque:
"E' RIPARTITO IL GRANDE FRATELLO, ORA CHE LO SAI...LO PUOI EVITARE!!".
Un caro saluto a tutti voi. A presto
- IL
WEBMASTER -
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MA NOI NON CI SA(n)REMO! - 10 Gennaio 2004
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Commento sul festival 2004
LA SOLITA "PAPPA", IL SOLITO "LARDO"!...
- IL
WEBMASTER -
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Circo Faber: Musical con i brani di Fabrizio De Andrè - 12 Novembre 2003
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INFO MUSICALI DAL WEBMASTER
Ciao a tutti, vi segnalo la presentazione di un Musical ispirato alle musiche di Fabrizio De Andrè. Saltimbanchi,
acrobati, giocolieri, clown, cantanti, attori e musicisti vi trasporteranno nel fantastico mondo del circo in uno
spettacolo travolgente con le musiche di Fabrizio De Andrè e la regia di Emiliano Galigani. Tutto questo
dal 12 al 16 Novembre a Viareggio, Cittadella del Carnevale, inizio spettacolo ore 21.30. Consiglio di visitare
il bellissimo sito se non altro per la musica di sottofondo!:
www.circofaber.it/
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Comunicazione ai naviganti! - 13 Luglio
2003
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In questi giorni di permanenza dei Jethro in Italia le visite
al sito de Itullians si sono praticamente raddoppiate, come si sono raddoppiate le email inviate al Webmaster.
La mailbox del sottoscritto si è quindi riempita e molte email, contenenti in allegato anche foto dei concerti
dei Jethro, purtroppo sono ritornate al mittente. Ora la situazione si è normalizzata e la mailbox può
tranquillamente ricevere la vostra posta. Vi prego quindi di rispedirmi il materiale al solito indirizzo. Grazie
e a presto!
- IL
WEBMASTER -
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Suggerimento! - 6 Luglio 2003
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Se avete qualche amico che non conosce i Jethro Tull o li conosce
ma non li ha mai visti suonare dal vivo, invitatelo ad un loro concerto, vi ringrazierà per tutta la vita!!
- IL WEBMASTER -
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Somiglianze in...credibili! - 13 Giugno 2003
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a
Guardate qua! Che ne dite?
Il nostro Presidente è arrivato laddove nemmeno Michael Jackson è potuto arrivare, nemmeno Zucchero
con Joe Cocker, nemmeno Little Tony con Elvis Presley, nemmeno Emilio Fede con Berlusconi, incredibile ma vero!!…
- Foto di Mauro Benvenuti
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Simpatico articoletto - 13 Giugno 2003
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Quella tua maglietta Fila
di Luca Sofri (da "Donna" - giugno 2003)
Sarà capitato anche a voi, di avere una musica in testa. Il problema
sono le parole. Con le parole, i casi sono tre: le si sanno, non le si sanno e si inventa, non le si sanno ma si
pensa di saperle. Questo terzo caso è prodigo negli anni di equivoci che si sedimentano e ci diventano più
cari della verità: le parole delle canzoni che abbiamo capito male. Mi spiego con il mio esempio preferito,
quello di una mia amica che canticchiava "La luce dell'Est" di Battisti così: "poi seduti
accanto in un'osteria, bevendo un brodo caldo che bollìa". Ora, se non ricordate bene le parole, vi
sembrerà che i versi abbiano abbastanza senso, malgrado un aulicismo un po' strano da parte del Battisti
versione Mogol - non ancora imbizzarrito dal genio di Pasquale Panella - ovvero quell "bollìa"
per "bolliva". Una roba un po'dantesca.
Solo che la mia amica - che ha fatto studi scientifici - ha sempre scambiato il "che follia" di Mogol
(che cadute ne aveva, diciamoselo) con un assai più elevato e congruo "che bollìa". Ricordiamoci
che si parla di brodo caldo. Bene, proseguo con altri esempi: io da ragazzo non avevo idea che esistesse una cosa
che si chiama "crinoline" (e anche ora, non mi è chiarissimo di che si tratti), e pensavo che
"La mia banda suona il rock" dicesse: "ci vedrete in prima linea come brutte ballerine". Un
altro equivoco infantile - assai più dotto e tutto su una questione di significati derivava dal tentativo
dei miei genitori di farmi ascoltare il Rigoletto aun'età inadeguata: così "la donna è
mobile qual piuma al vento, muta d'accento e di pensiero" veniva da me interpretato come se quel "muta"
fosse un aggettivo e non un verbo. Una donna priva d'accento, che parlava in buon italiano, insomma.
Più sul versante consumistico adolescenziale sta la convinzione che Baglioni aprisse "Questo piccolo
grande amore" così: "Quella tua maglietta Fila"(giuro, allora andavano di gran moda). Ma
è ancora su Battisti che si sono giocati i fraintendimenti di una generazione: parlando di questo articolo,
mio fratello mi ha appena spiegato che "I giardini di marzo" dice "in fondo all'anima cieli immensi"
e non "in fondo all'anima c'è l'immensi", come io ritenevo da sempre con una licenza linguistica
un po' livornese. Per non parlare di "Nessun dolore", in cui solo una esigua minoranza seppe riconoscere
le parole "e mi inaridivi" ("terminare vivi", per me, ma ho saputo anche di "pettinare
divi"). Poi, siccome questo è un giornale femminile ed elegante, non vi dico cosa succedeva a quelli
ignoranti di calcio quando Lucio Dalla cantava "poi Milan e Benfica, Milano che fatica"...
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