Questo è uno spazio aperto a chiunque voglia dire la sua opinione o
proporre un'iniziativa, oppure pubblicare un testo o una poesia. "Write on the bricks!" (Scrivi sui mattoni)
può essere un forum ma anche un monologo marzulliano (della serie "Si faccia una domanda e si dia una
risposta!") e nello stesso tempo potrebbe diventare una locandina per proporre un evento od un appuntamento.
Inviate una mail al Webmaster e tutto ciò che scriverete verrà pubblicato!!
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LE MAIL PUBBLICATE SONO IN ORDINE CRONOLOGICO PARTENDO DA QUELLA
PIÙ RECENTE
WRITE ON THE BRICKS
2009 - 2007/8 - 2006
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- 2004
- 2003 |
Dai The Wood di Viterbo, 9 Dicembre 2006 - Variazione data nostro concerto...!
Ciao a tutti, i Wood informano che il concerto del 15 Dicembre a Tivoli Terme è slittato di una settimana
per motivi tecnici. Perciò l'appuntamento con i Wood è per Venerdì
22 Dicembre h 22:30 alla LOCANDA DEL CAMALEONTE a Tivoli Terme (RM), Via del Barco snc. ROCK
ON!!!!! The Wood |
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Da Paolo Messina di Ancona, 9 Dicembre 2006 - Genesis Tribute Ancona...!
Salve, siamo la "If Band" di Ancona e vi invitiamo ufficialmente ad una grande
serata Genesis.
Alla serata partecipera' anche Mario Giammetti presidente del Fan Club Dusk (www.dusk.it) dove presentera' la nuova biografia su Tony Banks. Il concerto
si svolgerà al teatro "V.Alfieri" di Montemarciano (AN) alle ore 21 (posto unico 12 euro). Per
info concerto, info hotel e prenotazioni biglietto contattare Paolo Messina paolomess@libero.it e visitare www.the-if.it .
Aiutateci a pubblicizzare l'evento! Ciao e grazie!
Paolo |
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Da "Thick as a brick" band dalla Germania, 28 Novembre 2006 - Link della Tull Cover
Band tedesca...!!
Hello, we are, perhaps the only german Jethro Tull coverband. In Italy this is completely different.
Meet us at our homepage www.thick-as-a-brick.de. Best regards from Thick as a brick (YMarx@aol.com) |
Da Antonino Vacca dei Mothergoose, 18 Novembre 2006 - Il ritorno dei Mothergoose...!!!!
Ciao Lincoln, Ciao Tulliani, ritornano i Mothergoose con una formazione rinnovata e presto saranno in concerto,
di cui vi daremo le date in tempo reale. Al flauto: Lanfranco Costanza ,voce solista Guido Rossetti . Tony Vacca Mothergoose
. |
Da Andrea Vercesi di Pavia, 8 Novembre 2006 - Ringraziamenti...!
"Vorrei ringraziare tutto lo staff dell' ITULLIANS FAN CLUB e gli iscritti al FORUM ITULLIANS ed in particolare
il Presidente Aldo Tagliaferro per la possibilità che mi è stata data di esibirmi alla stupenda Convention
di Novi Ligure del 23 Settembre 2006.Lo ringrazio anche per la sua presentazione prima della mia "esibizione"...troppo
buono!
Il ricordo resterà impresso per sempre nella mia mente...Grazie!E' successo tutto così in fretta...la
Convention,gli amici conosciuti,il Forum...queste soddisfazioni non hanno prezzo...hanno un valore inestimabile
e mi spingono a continuare per la strada intrapresa cercando sempre di migliorarmi!
Ringrazio Lincoln per aver creduto in me fin dall'inizio e per lo spazio che riserva sempre a chi come me crede
in questa musica e a chi con passione cerca di diffondere il verbo TULLIANO con il suo contributo!
Infine ringrazio anche tutti quelli a cui involontariamente posso avere spaccato i...ehm...insomma a quelli a cui
posso aver procurato fastidio ma credo che il mio entusiasmo nel parlare dei miei "lavori" possa avermi
anche un po' preso la mano...ma se l'ho fatto l'ho fatto solo per poter condividere i miei risultati con chi ha
la mia stessa passione...perchè di questo si tratta:passione!
Grazie.Grazie a tutti. Andrea" (andrea_vercesi@libero.it) |
Da Franco Taulino dei Beggar's Farm, 31 Ottobre 2006 - Ringraziamento...!
Cari amici Tulliani, è passato poco più di un mese dalla fantastica Convention di Novi Ligure.
Io, pur non essendo stato presente, è come se l'avessi vissuta di persona. SMS, telefonate, telepatia forse.
Ma non è per questo che vi scrivo.
Il motivo è che vi voglio, prima di tutto, rassicurare sul mio stato di salute; il 28 settembre sono stato
operato di ernia del disco, e adesso sto recuperando direi piuttosto bene. E poi, per ringraziare tutti voi per
le innumerevoli telefonate e messaggi che mi sono arrivati, per sapere come stavo e per augurarmi di rimettermi
presto. Vi posso assicurare che è anche grazie alla vostra vicinanza che ho potuto
superare un momento veramente difficile. Ma non tutto il male vien per nuocere; vuol dire che prossimamemete ci
toccherà (vero caro Aldo?) organizzare un'altra Convention indimenticabile. In che modo non so, ma vedrete
che ci riusciremo, magari riportando in vita il
Sig. Jethro Tull in persona, e magari scoprendo che suonava anche lui il flauto!!!
Grazie ancora a tutti e ovviamente " FORZA VECCHIO CUORE TULLIANO".
Un abbraccio. Franco |
Da Roberto di Bologna, 30 Ottobre 2006 - ...48enne "rincoglionito" ma sempre innamorato:-)!
Ciao, mi chiamo Roberto, da Bologna. Nel 1977 con i miei amici, e sottolineo prima di tutto amici eppoi forzati
musicanti (in quanto amici si doveva fare tutto insieme), facemmo il primo concerto al liceo Righi di bologna portando
un estratto di Thick..quando ancora non sapevamo che i tull stessi avrebbero prodotto "the middle bit of"...
...prendemmo 2000 nomacci, erano gli anni in cui se non facevi roba"tua" eri un traditore dello spirito...
ma comunque ci fu detto anche, dai non "alternativoni", che eravamo bravini. Il gruppo poi si sciolse,
io ho fatto un sacco di altre cosette, alcune bene altre benone ma poco divertito, ma mai perso di vista la fottuta
figura di alter ego del signor Gianni Andersoni....
Da allora ho provato 1000 volte a risuonarli con un gruppo, ora forse è giunto, con un inaspettato ma ovvio
ed atteso momento, il momento. Con vecchi compagni coverari con cui ho suonato 3 anni senza mai riuscire a piazzare
nemmeno un Dun Ringill o un Cheap day return... Nel frattempo ho sempre, come allora, quando non c'era nulla con
cui studiare, continuato a "tirare giù" ad orecchio i brani che mi piacevano di più, sia
per chitarra acustica (ma cos'era quel chitarrino piccolo come una classica ma così... metallico? sbassai
una yamaha classica, scalai le corde ad elettrica ed ecco fatto!) che per flauto. Ho praticato per una vita gli
albori del multitraccia, in fondo riuscivo a farmi i Tull da solo...
Beh, ora tutti noi siamo organizzati, dei nomi nn ne voglio più prendere dalle persone cui ho chiesto per
anni, ed i "pezzi degli altri da anni sono giutificatamente risuonati e si chiamano "cover"... Non
penso più di sfondare, nè lo pretendevo allora, ma comunque credo ci si possa divertire lo stesso.
Ho i limiti di conoscenza tulliana, ...ma lì credo di essere proprio bravino... Lunedì 30 /10/2006
farò la prima prova con un gruppo progresssive cover che vorrebbe farmi suonare anche il basso (sono veramente
fermo!!) e mi dà il contentino di un "thick as a shit"... spero di convertirli!! Scusate l'intrusione
del ...48enne rincoglionito ma sempre innamorato.
Se comunque qualcuno ha bisogno di un discreto Andersonino (me la cavo con flauto, acustica e liriche, almeno fino
al non tulliano Under Wraps), e vuole ricreare un po' di quell'atmosfera, non ha che da scrivermi al robertogaiba@alice.it. - sarò
ben felice di fare una suonatina tulliana, credo che non deluderò. Ciao |
Da Aldo Miola da Verona, 30 Ottobre 2006 - Al nostro grande Presidente Aldo Tagliaferro...!
"Ti invio questa mia per metterti al corrente di una mia idea riguardante la realizzazione del DVD sulla
Convention trascorsa di Novi:
Per quel che concerne il contenuto all'interno del DVD in questione oltre al filmato delle esibizioni degli artisti
del pomeriggio (Gianni Mocchetti, Lincoln, Lelli & friends) e quelli della serata on stage (inutile fare i
nomi è solo una perdita di tempo) ovviamente si potrebbero introdurre, se ci sono, spezzoni di filmati dei
fans, oltre che degli artisti durante tutta la manifestazione e una sezione, chiamata photos gallery, con foto
degli artisti on stage e dei fans che sono stati ritratti con Anderson e anche ad esempio Glenn Cornick o Dave
Pegg etc.
Infine penso che sarebbe utile curare moltissimo la confezione del supporto presentando una versione elegante e
raffinata sia dal punto della grafica che del formato, inserendo all'interno un booklet con foto inedite, sempre
fatte dai fans, e curiosità varie (ad esempio la Ovation di Lincoln autografata da Anderson etc.) sull'evento;
inoltre presentare questo DVD a forma di libro con cover cartonata (mi sarei ispirato.alla cover di Living In The
Past 1972 doppia raccolta semi-antologica dei JETHRO TULL) con stesso colore ma ovviamente in dimensioni più
ridotte tanto per intenderci. I titoli sulla cover a caratteri gotici in color oro, costerà magari ? 5,00/?
10,00 in più ma chi se ne frega, vuole mettere, sono sicuro, e non lo affermo perchè sono affetto
da megalomania, ma queste mie idee sarebbero vincenti e il DVD sarebbe acquistato pure da parecchi iscritti ai
fan club stranieri dei JETHRO TULL. Ritengo sempre, a mio modesto avviso, che se ne parlerebbe tanto in quanto
sarebbe un successone anche e soprattutto in termine di vendite, oltre che di prestigio ulteriore da parte de ITullians
JETHRO TULL Italian fan club.
Insomma siamo diventati l'elite dei JETRO TULL fan club, abbiamo fatto mangiare la polvere a tutti gli altri
fan club, vogliamo distinguerci anche in questo caso oppure no?
La Convention del 23 settembre scorso è stata davvero speciale, anzi leggendaria, merita un DVD nei contenuti
e nella confezione altrettanto particolare, ma voglio anche aggiungere che questa edizione così speciale
diverrebbe, sempre a mio parere, un oggetto da collezione per i Tullians e non solo. Altro che realizzare il DVD
della Convention con la solita banale custodia di serie...!
Concludendo le mie idee hanno una valenza significativa e cioè vogliono esprimere questo:
"Quando la classe non è acqua! Ah se mi dessero ascolto ogni tanto!"
Se tu per caso fosse d'accordo con il sottoscritto di questa mia idea, io ne sarei veramente felice e orgoglioso!
Nel ringraziarti ulteriormente ti porgo i miei più cordiali e sinceri saluti, grande Aldo Tagliaferro..
A presto. ALdo Miola fan dei Jethro TUll dal 1970 (miola.aldo@libero.it) |
Da Francesco Basili di Orvieto, 23 Ottobre 2006 - ...serate jethro dai Wood!
Salve a tutti! Spero di fare cosa gradita annunciando i prossimi appuntamenti con la musica tulliana dei Wood
che saranno:
1) 31 ottobre 2006: Café Caracol (ristorante messicano) via dei Ginori 10, Firenze - ore 21:30
2) 15 dicembre 206: Locanda del Camaleonte (pub- ristorante) via del barco snc Tivoli Terme (Roma) - ore 22.00
altre serate sono in arrivo e le comunicherò con tempestività! A presto il Ider |
Da Rosalba, 2 Ottobre 2006
- Segnalazione Link!! (Leggi la recensione di questo link nelle News!)
Salve! Sono la webmaster di "Planando .. musica e letteratura". Ho da qualche giorno messo on line il
restyling del sito, restyling che ha previsto anche l'ampliamento delle sezioni e l'apertura di quella dedicata
ai Jethro Tull.
Proprio per quanto riguarda questa sezione sarei ben felice di avere uno scambio di link con voi (il vostro è
già presente nell'apposita sezione). Spero, ovviamente, che la cosa possa interessarvi .... Grazie ed a
presto! Rosalba
Planando.....correnti ascensionali di emozioni ..... http://planando.altervista.org |
Da Ray, 2 Ottobre 2006
- Segnalazione Link!!
Please check out www.myspace.com/tullband
Thanks, Ray – Universe Records |
Honza Havránek from Czech Republic, 2 Ottobre
2006 - New jethro tull cover band!!
http://veverky.jethrotull.cz
greatings from czech republic. Honza Havránek |
Da Antonio Elizalde da Madrid (Spagna), 2 Ottobre
2006 - CD "Passion por un tubo".
Caro Lincoln: Ci ha piaciuto molto que voi avete incloso una puntata del nostro CD “Passion por un tubo” nella
vostra magnifica web. Vi riingraciamo per questo fatto. La puntata é scritta molto bene ed é veramente
grato il fatto di legger-la nella web.
Tutti noi, gli Enripistas, Paco, Gabriela e Ivan vi riingraciamos di nuovo e vogliamo enviare un saluto a Aldo
perque é un magnifico musico e anche un eccellente presidente. Salutiamo tutti gli ‘Itullians’
Antonio Elizalde (Tulliano
nº 62), Co-Produttore de “Passion por un tubo”.
Per ottenire piú d'informazione sul nostro CD entra nella nostra web: www.telefonica.net/web2/enripistasrockprogresivo |
SPECIALE CONVENTION 2006!!!
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Da Davide Grasso, 31 Ottobre 2006 - La Magia...
Difficile scrivere queste parole, si può raccontare una magia? Non credo, ma ci provo lo stesso per
rispetto e ringraziamento di coloro che hanno creato tutto ciò.
- Marzo 2006… incontro Franco Taulino, mi comunica che sta per organizzare il raduno dei Jethro Fans club,
dico… bene, aggiunge ci sarà tizio, caio e sempronio… annuisco, grandi nomi, una garanzia, e poi mi butta
lì… ci sarà Ian Anderson, stai scherzando? No! ci sarà! dove? a Novi Ligure, a Novi Ligure?
Un mostro della musica classica/rock (mi piace definirlo così) gli chiedo, le istituzioni ti hanno aiutato?
E Franco mi racconta… non tutti hanno la stessa sensibilità… il Comune di Novi e L'Assessore alla Cultura,
sono stati gli unici, Franco è un buono, non aggiunge altro… bene, rispondo io, ma penso dentro di me, siamo
proprio una piccola Provincia, nemmeno Ian Anderson… non hanno colto l'occasione.
- Ne parlo con L'assessore Borioli e Oliva della Regione Piemonte, dove lavoro, mi dicono la Regione c'è
patrocinio e finanziamento… non avevo dubbi, seguo la pratica, orgoglioso della cosa, attendo l'evento.
- Settembre 2006, una settimana prima del concerto, chiamo Franco per sapere come procede l'organizzazione, mi
risponde con un tono insolito, mi comunica sono in ospedale, ernia del disco… cazzo… va bè Franco, passerà
vedrai, so che ha lavorato anni per realizzare il sogno "Ian Anderson in Provincia di Alessandria" tutto
è a rischio… cerco di rincuorarlo.
- Nei giorni successivi ci sentiamo ogni giorno, mi operano a giorni, Sabato non ci sarò, mi comunica Giovedì…
non so cosa rispondergli, dopo un silenzio dico, Franco, le cose non capitano mai a caso, chissa che un giorno,
non possa viverlo, questo momento, come positivo. - Sabato sera, il concerto, la magia. All'ingresso centinaia
di persone senza biglietto, peccato, ma non c'è tensione. Sala strapiena, musicisti sul palco che suonano
con il cuore… e tecnica, un'energia esplosiva. Una perla rara di questi tempi. Tecnici del suono, tesi, cambi continui
di musicisti sul palco… bravissimi!! Il pubblico, eccezionale si sente in sala parlare Polacco, Inglese, Scozzese,
Genovese, Piemontese e altro, vedo ragazzi di 16 anni "anziani di 65/forse 70 anni. Un clima unico.
- Poi arriva… la bacchetta magica Ian Anderson. Mi commuovo, un po' mi vergogno, in fondo è musica… retaggio
maschilista
Mi giro, non sono il solo… anzi. Un'emozione unica… mai provata. Un'ora di estasi… altro che pasticche, di ricordi,
di attualità.
A Novi Ligure!
- Vado via contento, dimenticavo… le persone "senza biglietto" sono sempre lì, hanno ascoltato
il concerto da fuori, mi sembrano incredibilmente soddisfatte… è notte fonda, penso a Franco in ospedale.
Lo chiamo, non lo chiamo… decido, un sms va bene.
Lo ringrazio per la magia, mi risponde… Grazie a voi.
Franco è così, è un mago… non poteva esercitare la magia su di sé...! Grazie. Davide
Grasso |
Da Athos di Savona, 20 Ottobre 2006 - Sognare costa poco…!
Savona, 25/09/2006. Dopo ogni concerto, sento la necessita' di scrivere
e di fissare per sempre le sensazioni provate.
Lo faccio per me stesso, perche' so che rileggendo, a distanza di tempo, riusciro' a rivivere il momento, sfumature
comprese. Lo faccio anche per una sorta di narcisismo. Lo faccio anche perche' ho verificato che le cose che scrivo
possono essere messe a disposizione della comunità, stimolando la comunicazione tra persone che hanno interessi
simili.
Sabato ho partecipato per la prima volta alla "Convention" dei Jethro Tull e vorrei raccontare la mia
giornata, rimanendo in superficie relativamente al fatto tecnico, alle capacita' dei musicisti, alle performance
sul palco. Sono certo che le persone presenti avevano solo bisogno di partecipare ed essere a loro volta protagonisti,
senza voglia di critica tecnica (anche se con le mie orecchie ho sentito dire "Tagliaferro al posto di Jonathan
Noice", che non mi è sembrata una nota di merito per il presidente, ma una bocciatura per il bassista
assente). Ma io, perchè ero li'? Perchè, nell'occasione, mi sono iscritto al Fan Club?
Perchè ero emozionato come un adolescente all'idea di possedere una fotografia con Cornik, da incorniciare
e mettere in bella esposizione? Potrei limitarmi ai loro concerti, tempo permettendo! Potrei ascoltare comodamente
la loro musica seduto in poltrona! Magari vedere un loro DVD o qualche scena "rubata" con la mia videocamera!!!
Ho aperto il libro sui Tull, comprato alla Convention, a scena conclusa , e ho letto la frase di Wharol che mi
ha dato prontamente la risposta.: "L'importante , nella vita, è crearsi una colonna sonora". I
Jethro Tull sono la colonna sonora della mia vita.
Non esiste una motivazione razionale che spieghi questo "folle amore", ma ho dentro immagini indelebili,
momenti molto nitidi, come quel giorno di settembre del '71, quando assieme ad amici e amiche in vacanza in un
paese delle Langhe, riuniti attorno al tavolo ascoltavamo "Inside". Ecco l'affresco… una tavola, una
vetrata rivolta verso i prati verdi, la vacanza, l'amico del cuore, la ragazza da stringere e…..Inside. E poi mia
madre che arriva a casa con la maglietta comprata al mercato del lunedì, con su stampata la copertina di
Aqualung.
Lei non aveva idea di cosa potesse rappresentare…io avevo gia' opinioni chiare!!!.
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Dopo questo lungo cappello, dedicato al cuore, veniamo alla mia personale cronaca del 23-09-2006.
Arrivo da Savona molto presto; sono le 14.30 quando la mia ansia da concerto mi porta davanti al centro fieristico.
Mi guardo attorno per cercare di capire il verso giusto, non ho assolutamente idea di cosa voglia dire, dal punto
di vista organizzativo, un meeting a tema come questo. Valeva la pena arrivare prima.
In un tavolino esterno, nel bar del centro fieristico, intravedo Glenn Cornick, con tanto di pargolo e amici. Impossibile
descrivere efficacemente cosa significhi per me avere a pochi metri un "personaggio" che ho sempre visualizzato
sulla copertina di "Benefit", col nastro in testa. Certe persone sembrano irraggiungibili e mi chiedo
cosa possa provare una giovane ragazza come Silvia Perlini a stare sul palco accanto a Ian. Un gruppo di romani
lo saluta calorosamente, come fosse un vecchio compagno di scuola ritrovato dopo tanto tempo, e lui sta al gioco,
o forse è davvero contento di suscitare entusiasmo. Si alza per le foto richieste , ma i suoi occhi seguono
il piccolo (immagino sia il figlio) che di foto non ne vuole sapere. Glenn declina gentilmente la richiesta, rimandando
tutti all'interno, all'apertura degli stands. Tra me e me penso:"Forse ad un autografo ci arrivo, ma il coraggio
per una picture ...dove lo trovo?"
Sono le 15.30 ed entriamo. Registro un minimo di delusione per le dimensioni ridotte dei locali. A posteriori direi
che era sufficiente lo spazio dedicato alle vendite mentre il palco, e soprattutto la zona antistante ad esso,
erano un po' sacrificati. Ho occasione di incontrare il presidente e, presentandomi, chiedo lumi sull'iscrizione
al Fan Club. Probabilmente si ricorda del mio nome non comune, Athos, utilizzato in diversi scambi di mail . Oppure
e' un gesto di cortesia, ma mi indica comunque la pista giusta.
Non ho ancora capito molto dei vari meccanismi del Fan Club, non certo assimilabili con la mera consultazione del
sito, ma il solo fatto di sapere della"confidenza" tra il presidente e i vari Tull, e della sua possibilita'
di suonare spezzoni con loro, gli conferiscono ai miei occhi un'autorevolezza che va oltre i suoi meriti di organizzatore.
Che sia davvero il prossimo bassista dei Jethro?
Andrea Vercesi inizia a suonare. Anche con lui ho avuto scambi di posta elettronica e nel corso del pomeriggio
riusciro'(forse) a farmi riconoscere. Mi sembra molto emozionato, forse perchè è la prima esibizione
ad una Convention o più semplicemente per la presenza dell'Olimpo con tutti gli Dei presenti. La sua trasformazione
di pezzi elettronici in acustici è molto gradevole ed io videoregistro il possibile, ben piazzato in prima
fila. Si uniscono a lui, in momenti diversi, un cantante (Rossetti) ed un flautista (Scaravilli), che contribuiscono
alla riuscita dell'esibizione. Andrea non e' fortunato nell'occasione. Una corda della chitarra si rompe ed anche
il cambio chitarra, a fine canzone, risultera' problematico, con una perdita di tempo significativa, per chi ha
a disposizione 35 minuti. Ma quanto nervoso! "Andrea, non so quanto tu possa tenere ad un mio giudizio, ma
cio' che volevi far passare, la tua musica, e' arrivato a destinazione".
Vado avanti e indietro per il corridoio, incontro Francesco, conosciuto al concerto di Milano di maggio e… ecco
Glenn Cornik ad un metro da me, contorniato da fans. Vado o non vado? Ma si, chissenefrega!! "Francesco, mi
fai una foto vicino a lui?". Mi avvicino, chiedo l'autografo e… trovo il coraggio. Parte il flash. Non potro'
esibire la mia rarita', mia moglie ed i miei figli faranno solo finta di capire, ma io mi sento felice come un
bambino e avverto, a torto o a ragione, l'appartenza ad una ristretta cerchia di persone , quelle persone che traggono
beneficio interiore dalla canzone giusta, dalla fotografia giusta, dall'atmosfera giusta ...il tutto nel mondo
dei Tull.
Mi avvicino alla vendita del cd dei Wild Turkey. C'è uno strano gioco consistente nell'indovinare la città
posta sullo sfondo della cover del cd. Premio, mi pare, una Fender con firma dei Jetrho.
Discuto con una deliziosa ragazza inglese dietro al banchetto, cercando di carpire qualche informazione, ma l'unica
cosa che le "rubo" è che la citta' in questione non è in Inghilterra, data la presenza
di palme. Scrivo il mio nome ed un banale "Miami", compro il cd più la line up del gruppo e mi
sposto. Incontro due vecchi amici di Savona, due gemelli musicisti , anche loro a caccia di rarità "progressive".
Mi impossesso di un dvd dei Focus, vecchio gruppo che ad inizio anni 70 faceva il verso ai Jethro Tull , e mi riavvicino
al palco.
Sono di scena Gianni Mocchetti e Silvia Perlini ed io mi esalto prendendo ancora una volta coscienza che esistono
persone giovani come Silvia che amano un genere nato molti, molti anni fa. Certe cose vanno coltivate ed io, nel
mio piccolo, contribuisco, se e' vero che mia figlia di 12 anni, tra le variegate suonerie del cellulare, ha anche
Bourèe.
Ed ecco un altro personaggio con cui farsi immortalare: Jhon Weathers. Lo avevo visto nel '72, credo, al teatro
Alcione di Genova, con i Gentle Giant, alla presentazione di "In a glass house", ed ora era li', sorridente,
apparentemente contento di essere coinvolto. Un altro flash di Francesco per me.Sul palco arrivano Lelli e Lincoln
. Non li ho mai sentiti: accidenti che mostri!!
Il tempo vola e mi sento sempre piu' a mio agio, sicuro di potermi vantare un giorno, dicendo:"Anche io c'ero!".
Sono le 18.45 e dobbiamo uscire. I possessori del mitico bollino blu incontrano Ian. I comuni mortali come me riempiranno
la breve pausa mangiando qualcosa. E così scopro che a Novi Ligure si può mangiare pizza, gelato,
birra e caffè per la modica somma di 10. Complimenti!!!
Si apre l'entrata principale ed io mi sistemo in posizione 306, davanti alla vendita della birra (forse c'era qualcos'altro,
ma io ho visto solo quella). Vicino a me i due amici di Savona, e questa è una assoluta casualita'. Francesco
è nelle prime file, ma lui ha già cinque Convention alle spalle… stellette guadagnate sul campo.
Mi guardo attorno, nel solito tentativo di "captare l'ambiente" e respiro profondamente… anche i profumi
si collegheranno ai pezzi sul palco e alla mitica serata.
Con puntualita' iniziano i Wild Turkey. Sono contento di avere preso il loro cd. E' buona musica quella che ci
propongono e la presenza di Ian, in un pezzo, nulla aggiunge alla loro performance, al di là del forte impatto
emotivo. Cerco di registrare il possibile, con mille difficoltà, tra teste enormi che non stanno mai ferme.
Non importa, è il ricordo che mi interessa e la perfezione della mia ripresa non è importante..
Sul palco Weathers si dedica alle percussioni (non sapevo avesse problemi fisici) e Clive Bunker sembra un ragazzino
instancabile.
Arriva l'intervallo che occupo con le mie solite, noiose riflessioni: ho da sempre due passioni, il calcio e la
musica ...e se avessi perseguito con tenacia almeno una delle due? Non potrei essere anche io sul palco ora?
Oreglio mi riporta alla realta' quotidiana, alle serata passate in famiglia a vedere Zelig. Mi strappa qualche
risata, ma io sono lì per la musica. Salgono on stage i Beggar's Farm e da quel momento è un mixing
di artisti che si susseguono, si interscambiano e si divertono.
Mi stupisce la fedeltà di certe "riproduzioni" (ma quanto e' bravo quel Marcello/Barre) e mi viene
da farmi una domanda terra terra: "Ma si riesce a campare facendo la Cover Band?" Evidentemente si'.
Aleggia il nome di Taulino, "richiamato" a più riprese durante la serata. Spero non ci siamo motivi
gravi dietro alla defezione. Ma quanti mostri sul palco!! A questo punto perdo la cronologia degli eventi.
David Pegg, Bunker, Cornik, Lelli, Lincoln,Tinkara (gia' vista a Mantova), Griminelli e… Ian Anderson. Che uomo
magico! Che genio !!! Secondo me non puo' esserne pienamente consapevole. Non e' il suo modo di suonare il flauto…
non e' il suo modo di suonare la chitarra… non e' il suo modo di cantare (si', anche attualmente e' incomparabile)…
ma è quello che riesce a creare, confezionare e trasmettere, suscitando emozioni uniche.
I vari componenti della Beggar's Farm si danno il cambio sul palco e Ian li guida, puntualizzando i sui "desideri"
con la mimica, fornendo i tempi giusti. On stage anche il presidente, ma di lui, come futuro membro dei Tull ,
ho gia' accennato. L'ultimo ricordo e' per Silvia Pierini.
A me sembra una bellissima voce e poi… potrebbe avere migliore legittimazione di quella di Ian?
Silvia, ti invidio. Questo e' stato davvero sorprendente per me… vedere Anderson alla chitarra accompagnare Silvia
in "Dun Ringill". Ora sono tutti sul palco. La serata è quasi finita e non sono previsti bis.
Vado avanti e indietro, come alla ricerca di un'appendice musicale.
Mi avvicino al palco e fotografo gli strumenti, mia grande passione. Mi dirigo verso l'uscita, nell'unico posto
vendita rimasto, e compro il libro su i Jetrho Tull. Ho sete; sono stato ore seduto, senza pensare a bere un goccio
d'acqua, ma ora una birra ci sta. Mi accorgo del formarsi di un capannello di persone accanto al palco e mi avvicino.
La coda dell'occhio è oltre le tende , quelle tende che amici degli amici riescono a superare… anche qui
le conoscenze servono! Il muro di persone accanto al palco nasconde un altro mito: Clive Bunker. E' il mio turno.
Passo a Clivio il libro su cui firmare e gli dico :"Clive, please, can you sign on the head of Ian?".
Lui sorride ed esegue. Mi concede la foto e mi lascia un altro ricordo da incorniciare. Ora è davvero finita.
Mi metto in macchina ed inserisco subito il cd dei Wild Turkey. Ripenso alla giornata , a ciò che ho vissuto,
all'esperienza fatta, e le persone che sono riuscito a "toccare" ritornano ad essere per me un mondo
irraggiungibile.
Sogno ad occhi aperti, immagino di incontrare Clive, Glenn, Pegg (Ian non oso neanche sfiorarlo) e a loro chiedo:"Suoniamo
assieme stasera?" Sognare costa poco … ma poi, quel giorno che arrivai a casa col vinile di "Thick as
a Brick" appena comprato, messo sul "giradischi", e sentito 10 volte di seguito… se mi avessero
prospettato un 23 settembre 2006 come quello appena passato… non l'avrei scambiato per un sogno? Grazie a tutti.
Athos Enrile athosmaura@alice.it |
Da Gian Piero di Arezzo, 3 Ottobre 2006 - 2 (mila) righe sulla Convention...!
Non saprei da dove iniziare: è stata una Convention così piena, intensa, ricca e variegata che,
ancora a caldo, mi si accavallano nella mente tanti momenti indimenticabili e vorrei poterli dire tutti insieme,
ok.. provo a dare un senso logico alle mie sensazioni.
Preferisco iniziare dalle PERSONE: la Cri e Andrea, una serata pre-convention indimenticabile, una vera rivelazione
lo scoprire quanto sia buono e semplice, divertente e appassionato. Lincoln, una conferma della sua gentilezza
e disponibiltà e per me e la Miki un onore la sua amicizia dimostrata in 100000 modi. La simpatia e il candore
di Giacomo nonostante la sua apparente scorza ruvida di marchigiano (ma mica poi lontano da noi toscani, specie
dagli aretini come me che il Poeta definiva "botoli ringhiosi intra Tevere et Arno"). La dolcezza della
figlia di Lincoln e del suo fidanzatino. La Debby e il su Simone, che dire, tra toscani ci s’intende anche se ci
si becca e pizzica. Tundra e il suo gruppo, e poi Loris che non vedevamo l’ora di incontrare di nuovo dopo la fugace
birretta in Verslia, divertentissimo e arguto. Andrea Zac che sembra uscito da una affascinante commedia goldoniana.
Ma vorrei, parlando di persone con la P maiuscola, elogiare soprattutto Glenn Cornick, Dave Pegg, lo zio Clivio,
Gary P. Hopkins con i quali siamo stati fino a notte fonda sul marciapiede del ristorante con la sigaretta ed il
bicchiere in mano chiaccherando come vecchi amici a dimostrazione che i Grandi lo sono davvero se sanno esserlo
anche dal punto di vista umano (niente gomitate, solo abbracci e "Clasp").
IL SET ACUSTICO: purtroppo ingabbiato al fondo del corridoio della biglietteria e degli stands (scelta obbligata)
ma di un livello davvero eccellente. Andrea era la prima volta che suonava, anzi, la prima volta che partecipava
ad una Convention. La mattina era un po’ teso ed io ( e non solo io, vero Cri?) ero teso per lui, ma quando è
partito l’ha fatto con un piglio via via sempre più sicuro come se fosse stata la 100000esima volta che
si esibiva di fronte ad un pubblico esigente come sono i fans dei JT. Anche in occasione della "guest star:
la corda rotta" ha dimostrato una padronanza ed una disinvoltura impensabili, mentre io mi sono messo idealmente
le mani nei capelli pensando anche a quanto aveva calcolato i tempi della sua performance per riuscire a stare
nei limiti previsti (fino a scegliere l’ordine della scaletta in base ai cambi di capotasto). Bravo davvero e splendida
l’esecuzione di tutti i pezzi in particolare di "Later…" con la partecipazione alla voce di Guido Rossetti
veramente stupenda. Gianni Mocchetti e Silvia Perlini, per me novellino che non li avevo mai sentiti sono stati
una rivelazione. Indimenticabili le loro interpretazioni, con un gusto e una delicatezza affascinanti. Bravissima
Silvia che mi ha dato modo di sentire le canzoni dei Jethro cantati da una voce femminile e mai avrei pensato che
potessero rivelarsi così belle. Bravissimo Gianni, oltre che un musicista con le contropalle si è
dimostrato una grande persona accompagnando di propria iniziativa Andrea col tamburello.
E poi… i due Grandi, Lincoln e Giacomo. Mi viene a noia ripetere tutte gli elogi, tanto non riusciranno mai a rendere
il giusto tributo a quei due. Lincoln con quella chitarrina nelle cui corde sembrava dovessero incastrarsi le dita
da un momento all’altro (Anderson gli aveva fregato l’Ovation e lui non ha fatto altro che ripeterlo tutta la sera
facendo finta di lamentarsi ma in realtà orgolioso) e dai cui invece tirava fuori suoni perfetti. Giacomo
che ha raggiunto una padronanza del flauto impressionante e soprattutto una padronanza dei pezzi dei Jethro: li
conosce quasi meglio lui di Ian (e sicuramente di Tinkara, come dimostra l’irripetibile aneddoto che ci ha raccontato
riguardo "mother goose"). L’anno scorso scrissi che se chiudi gli occhi è difficile capire se
sta suonando Ian o Giacomo, quest’anno mi correggo: è difficile capirlo anche se sei ad occhi aperti, tanto
è vero che il povero Griminelli si è avvicinato rispettosamente a lui scambiandolo per Ian (io gli
ho pronosticato un futuro in cui Griminelli si avvicinerà rispettosamente a Ian credendolo Giacomo).
L’INTERVALLO: unico momento un po’ spiacevole e con un po’ di amarezza mista a delusione. Speravamo che,
almeno in occasione della Convention, Mr.Anderson si dimostrasse disponibile per tutti e invece… Cavolo, mica eravamo
ad un concerto di 10.000 persone in cui ci sono i fans sfegatati ma anche i simpatizzanti, i conoscenti e coloro
che passano li per caso e comprano il biglietto magari senza neppure sapere chi siano questi "Getrotàl".
Eravamo ad una Conventions di fans che hanno ampiamente gratificato moralmente e materialmente Mr.Anderson comprando
i suoi dischi, affollando i suoi concerti magari facendo centinaia e centinaia di chilometri. Al set acustico ervamo
tanti ma non una folla immensa: speravamo che si concedesse e invece… Io e la Michela, come tanti altri, ci eravamo
forzatamente accontentati dei biglietti di "serie B" e quindi immaginate la delusione quando abbiamo
saputo che solo i pochi che erano riusciti a prenotare in tempo i biglietti di "serie A" avrebbero goduto
del contatto fisico col "Divino Ian".
Non vorrei essere frainteso: non è una critica ad Aldo e a tutti quelli che si sono fatti un mazzo tanto
per organizzare questa Convention monumentale, anzi è un sottinteso grande elogio perché deve essere
davvero difficile riuscire a gestire un tipo come Ian Anderson e quindi qualche modo dovevano pur trovare per limitare
l’accesso alla "vetta dell’Olimpo".
La nostra delusione si è affievolita (o forse dovrei dire che è aumentata?) quando i "fortunati
possessori dei biglietti vincenti" ci hanno riferito che il Divino stava dietro una transenna e non aveva
concesso nulla più di un frettoloso autografo ed una "gomitata" (mi è venuto in mente il
mio vecchio professore di Clinica Medica dell’Università: un luminare, grande scienziato che però
giudicai veramente misero come individuo quando un giorno mi presentai porgendogli la mano e lui mi protese il
mignolo). Vabbè che i ditini del Nostro sono un capitale da preservare, ma ci sono tanti modi per essere,
gentili (non era Lui quello che ha scritto "Clasp" ? ).
IL CONCERTO: Monumentale, indescrivibile, una serie di grandi musicisti che si interscambiavano sul palco
come se avessero suonato insieme da decenni. I Wild Turkey del nostro grande (e grosso) Glenn ci hanno stupiti
con la loro freschezza ed entusiasmo nel suonare una musica che mescolava accenti americani con passaggi alla Gentle
Giant.
Un grande Bunker che ha fatto un assolo memorabile che dimostra come ancora esiste gente che si diverte a suonare
e non lo fa solo per giustificare la spesa del biglietto: una delle cose più belle da ricordare è
la risata di un bambino in sala mentre Clivio faceva il buffone tirando fuori cose incredibili dalla sua batteria.
I Beggar’s Farm orfani temporanemente di Franco Taulino sono stati grandi nonostante la sorpresa di un cantante
la cui voce era più da Iron Maiden che da Jethro, ma comunque per nulla male ed anzi sentire le canzoni
dei JT cantate in stile metal è stato interessante (d’altronde i Jethro non hanno vinto un Grammy come miglior
gruppo "heavy metal" ? ).
E poi Pegg col mandolino a farci rivivere i Fairport Convention e a suonare e cantare una "Jack Frost.."
con Ian al flauto che sembrava un suo comprimario… le partecipazioni di Lincoln e Giacomo che hanno contribuito
ad elevare ancora di più il livello della serata (l’unico neo è stato la presenza, spiace dirlo,
imbarazzante di una pur fascinosa Tinkara che comunque mi piacerebbe valutare meglio in un’altra occasione").
Infine Ian che sembrava rinvigorito dal suonare con gente appassionata e sicuramente si è divertito di più
alla Convention che in tanti concerti dei Jethro.
LA CENA: Lasagne, stinco e vino a notte fonda in compagnia di amici, accomunando "peones" come
me a gente che ha fatto la storia della musica in un improbabile ma riuscitissimo connubio. Peccato che il "Divino"
non ci abbia concesso la sua presenza e se ne sia tornato nel suo Empireo. Ma d’altronde, noi siamo solo poveri
esseri umani.
CONCLUSIONE: Last but not least. GRAZIE ALDO per averci fatto vivere tutto questo. Posso cercare
di immaginare la fatica che hai fatto e te ne siamo infinitamente riconoscenti. E se accade che due novellini,
due pivelli come me e la Michela te li trovi infiltrati subdolamente nel back-stage e li apostrofi dicendo loro:
" Ma voi siete sempre da tutte le parti" (mi è parso di vedere un impercettibile accenno di sorriso
dietro il comprensibile rimprovero) è perché ci piace da matti tutto questo, ci esalta l’atmosfera
tulliana e vorremmo non perderci nulla.
E se ciò accade è soprattutto merito tuo.Un abbraccio a tutti. Gian Piero
PS.. Cara Debby, mi sa che stavolta ho esagerato io con le papirate di roba. |
Da Debora, 3 Ottobre
2006 - Per raccontarVi in brevissimo (?!?) spazio...!!
- Per raccontare in brevissimo(?!?) spazio, la Itullians Convention 2006, una volta tanto, non è difficile
decidere da dove cominciare, infatti il primo pensiero è tutto per Franco Taulino che, purtroppo non era
presente fisicamente, ma sono certa che il suo cuore era li con noi, del resto come anche il nostro era con lui
: "A te Franco, tanti auguri per una guarigione velocissima!"
- La seconda considerazione importante è che, bisognerà fare una colletta per ricomprare la chitarra
acustica di Lincoln, infatti dopo aver visto la sua amata sul palco, accarezzata con tanta dolcezza ,dalle mani
magiche di Mr.Anderson, il nostro webmaster di fiducia nonchè grande chitarrista, chissà se troverà
mai il coraggio di usarla di nuovo o sarà tentato di chiuderla in una teca di vetro come le reliquie dei
santi!!
- La terza considerazione è che, bisognerà ancorare il Lelli a terra con un filo, a mo' di mongolfiera,
perchè dopo tutto quel che gli è successo sabato scorso a fianco di Mr Anderson sul palco, poi dietro
le quinte, e dopo aver fatto volare noi, con un interpretazione da brividi di "Budapest", rischia veramente
di prendere il volo anche lui e non fermarsi più ;-) Insomma qui, o si corre ai ripari, o con questa convention
ci siamo giocati il magico duo di Venezia! uauauauua! ;-)
- Scherzi a parte, devo proprio dire che l'evento ha il che, del memorabile. E' iniziato tutto nel primo pomeriggio
con gli incontri tra amici, il rivedersi dopo tanto tempo procura sempre emozioni molto belle, fra abbracci ,sorrisi
e battute cretine ;-) ci siamo ritrovati anche a bere una birra con Glenn Cornick... l'ora d'inizio è arrivata
in un soffio! E' stata molto bella anche la sessione acustica pomeridiana, il luogo era sicuramente adatto per
gli stand, un po' meno per montarci un palco sul quale suonare, però c'è da dire che l'atmosfera
molto informale che si è creata ,vale a dire il dialogo costante fra gli spettatori e i musicisti, sono
state per me una delle cose più belle di questa convention, dialogo talmente stretto che, a un certo punto
si esaudivano anche le richieste.
- Bravo e coraggioso Andrea Vercesi, che ha aperto i giochi. Una delle sorprese più belle e gradite per
me, è stata senza dubbio, l'occasione di ascoltare dal vivo per la prima volta, Gianni Mocchetti e Silvia
Perlini, che ringrazio davvero per avermi fatto ascoltare una "Look Into The Sun" particolarissima....
eh si! La adoro quella canzone, e già che sono qui a parlare di "Stand Up", io la butto lì,
alla prossima, anche Reasons For Waiting? Vi avverto, o qualcuno la fa, o mi metto a cantarla io, quindi attenti,
qualcuno la prepari per la prossima convention, o potreste pentirvene, vita natural durante! Per descrivere la
performance pomeridiana dei soliti noti, ovvero Giacomo e Lincoln, davvero mi mancano le parole....tutto bello,
ma quella "Thick As Brick " fatta così, nonostante la chitarrina di riserva (quella vera se l'era
ciullata Mr Anderson!) ha davvero steso tutti, me di sicuro, e visto l'entusiasmo dei fans inglesi (o erano tedeschi?
boh!) in prima fila e i complimenti in diretta di Dave, Glenn e Clive, direi che non ha fatto quell'effetto solo
a me! Bellissimo l'intervento al volo, ma veramente al volo, del simpaticissimo Josè! Impareggiabili! C'è
un però, e lo devo esprimere, mi è mancato il basso di Jacopo, e anche l'acquisto più recente,
ovvero Manuel. Lo so, lo spazio era ristretto e la sessione era acustica, per cui un batterista e un bassista non
potevano essere inclusi. Peccato però, perchè questa band al completo regala delle performance,veramente
da paura! Sarà per la prossima volta?! Beh! Io ci spero davvero!
- Per quanto riguarda lo spettacolo serale , e beh! Qui non stiamo mica a parlare di "Bau Bau Micio Micio"....
i Wild Turkey dello straordinario Glenn Cornick , mi sono piaciuti davvero. Non posso proprio fare a meno di menzionare
la fascia bianca con peperoni rossi (ma dove l'avrà trovata?) di Glenn Cornick, quell'uomo è proprio
uno spasso; il cantante, Gary Pickford Hopkins, mi ha coinvolta completamente, grandissima voce e grande personalità,
però lasciatemelo dire, Clive con quella maglietta tricolore era uno sballo, il suo assolo si commenta,
appunto, da solo! Che personaggi ragazzi! ...emozionante l'ingresso sul palco in punta di piedi, di sua maestà
Ian Anderson! E' arrivato in un lampo anche il momento di Flavio Oreglio, che dire ?! Decisamente un grande acquisto
del nostro club, divertente e profondo allo stesso tempo, e non posso fare a meno di complimentarmi , come ho già
fatto fra l'altro di persona, con lui, anche per il suo ultimo cd, bello, divertente e pure emozionante :"Bravo
Flavio, sei veramente un grande!"
- Bravissimi anche i Beggar's Farm, che hanno affrontato una situazione davvero difficile, causa l'assenza del
loro leader, stringendo i denti e uscendone con una prova buona. Hanno accompagnato Anderson e i vari musicisti
che si sono susseguiti sul palco con personalità. Devo essere sincera, mi hanno entusiasmata un po' meno
rispetto ad altre occasioni, ma mi sono sembrati comunque all'altezza, e data la situazione di emergenza che si
sono trovati ad affrontare, direi che comunque non hanno deluso le aspettative.Una garanzia! Il mandolino di Dave
Pegg, mi ha tele-trasportata direttamente, nel mondo delle favole celtiche che amo tanto, grande musicista e personaggio
simpaticissimo!
- Mi sono divertita davvero molto fino a li, mi è piaciuto tutto, ma sapete già che per raccontare
certe emozioni, mi piace accostare la musica alla pittura. Per spiegarvi quel che ho provato durante la serata,
da quel certo punto in poi, mi avvalgo del mio personale ricordo di una visita alla galleria degl'Uffizzi...è
già .... mentre si attraversano le sale dello spettacolare museo Fiorentino, è inevitabile restare
stregati dall'interminabile collezione di capolavori, quindi emozionarsi molto, ma verso la fine del percorso,
si arriva davanti al Tondo Doni. E' praticamente impossibile, almeno per me è così, non restare folgorati
e affascinati dalla vitalità e la magia di quel dipinto di Michelangelo; colpisce i tuoi sensi e ti dà
una scossa talmente forte che, affievolisce in un attimo tutto quello che hai vissuto precedentemente, non lo sminuisce,
ma lo rende ai tuoi occhi più vagoe lontano; è la stessa cosa che mi è successa alla convention
sabato sera.
- La svolta magica della serata è stata senza dubbio :"Budapest!". Io non so, voglio essere onesta
fino infondo, non posso escludere che l'amicizia che mi lega a Lincoln e Giacomo e l'adorazione che ho per Clive,
condizionino le emozioni che vivo ascoltandoli suonare; o magari tutto dipende dal fatto che quella canzone la
adoro, ma devo dire che, già le prime note uscite dalla chitarra di Lincoln, si sono annodate alla gola
fino a togliermi il fiato, le farfalline nello stomaco, si sono svegliate, hanno iniziato a svolazzare di qua e
di là e non si sono più fermate fino alla fine; interpretata alla grande, con una carica emotiva
enorme e due assoli di flauto e chitarra reinventati quasi completamente (perlomeno io non avevo mai sentito quella
versione), è stata ancora una volta, per me, una delle cose più belle in assoluto, senza parole...
se è l'amicizia che mi condiziona, comunque, devono essere molti gli amici di questi qua, visto l'entusiasmo
finale! Voci di corridoio, mi riferiscono che anche Mr Anderson in persona, è risultato essere molto interessato
alla sopra descritta esibizione! E scusate se è poco!:-)
- Tinkara nel suo primo pezzo accanto al maestro, ovvero "Wond'Ring Alound" mi ha delusa abbastanza,
ma la delicatezza devastante di Anderson nel canto, mi ha colpita altrettanto! Non avrà più la voce
di una volta, ma il suo incedere coinvolgente non l'ha perso di certo! Grande il presidente al basso! La bella
ragazza slovena, è andata molto meglio in Mother Goose, ma li c'era un certo Lelli a dare appoggio e spessore.
L'altro momento di sospensione extraterrena, di tipo michelangiolesco, è stata "Dun Ringill",
l'introduzione di Ian, il suo tocco sulla chitarra, la voce splendida di Silvia, la sensibilità disarmante
del flauto di Giacomo, hanno creato un atmosfera che, davvero non so dire...wow! Le farfalle nello stomaco hanno
ripreso prepotentemente il sopravvento; assolutamente splendida, poi Anderson che concede la parte flautistica
ad un "tipo poco raccomandabile" conosciuto solo il giorno prima, è roba mica da ridere! :-)
- Bravissimi Giacomo e Silvia : sono saliti sul palco a fianco di un mostro di quel calibro, si sono esibiti con
personalità e sicurezza, e sono stati molto più che perfetti; sono stati magici! Bravi Bravi Bravi!
Grazie per quella splendida emozione! Stupende sia Griminelli's Lament che Boureè, eseguita dalla coppia
oramai collaudata, Anderson - Griminelli, poi My God, Aqualung ed un esplosiva Locomotive Breath per concludere
una serata che resterà certamente nel mio cuore, come una delle più belle mai vissute al cospetto
de Itullians! Mr Anderson mi ha colpita molto per come si è presentato sul palco, per come si è rapportato
con i ragazzi che hanno suonato con lui, in modo semplice e diretto, senza tanti fronzoli. Ha dimostrato per una
volta di più tutta la sua personalità e la sua grandezza. Il mio personalissimo incontro con lui
è avvenuto, attraverso le sue carezze alla chitarra ed al flauto, attraverso le inflessioni delicate della
sua voce, è un contatto molto profondo quello che si ha con un musicista nel momento in cui ci si emoziona
ascoltando la sua musica. Beh! E' vero, non l'ho incontrato di persona, non ero infatti fra i fortunati possessori
dei bollini, ma non me ne rammarico, infondo condivido pressochè totalmente il suo comportamento in certe
situazioni e per me, un autografo e una foto non hanno poi tutto questo gran valore. Mi accontento più che
volentieri e senza lamentarmi, di tutta la bellezza che mi regala ogni volta che loascolto eseguire, le meraviglie
che ha composto :-) Poi devo dire che mi sono rifatta alla grande qualche ora più tardi... ritrovarsi a
cena con Glenn, Dave e tutti gli altri,che si sono dimostrati tutti persone semplici e disponibili, non capita
certo tutti i giorni! Personalmente ho sempre paura di essere troppo invadente e specialmente in quelle situazioni,
non mi piace imporre la mia presenza, quindi me ne sto abbastanza sulle mie, ma sapete, Clive Bunker non è
mica uno qualunque... non solo mi ha riconosciuta, mentre ero li seduta tranquilla, mi ha regalato uno dei suoi
bei sorrisi , è venuto a salutarmi di sua iniziativa e mi ha pure schioccato un bel bacio in fronte... non
chiedetemi come mai non sono svenuta, forse perchè avevo troppo sonno? Boh! Fatto sta che questo episodio,
batte alla lunga, la foto che mi sarei potuta fare con Anderson,o toccare il suo gomito, ihihihiihi! Che omo!!
;-) Cosa potevo chiedere di più?! Il bacio spontaneo dello zio Clivio non me lo scordo più finchè
campo...altro che storie! ;-)
- Mi sono sicuramente dimenticata di un sacco di particolari interessanti... ma adesso è proprio ora di
concludere o qui si esaurisce lo spazio web del sito... mi spiace per tutto quello che ho tagliato da questo racconto
,vi assicuro che sono stata molto sintetica! Come si fa a raccontare tutte le emozioni di un giorno così...
sono state tante e tali! Devo dire grazie ai miei amici più cari (sapete che parlo con voi è!) che
non mi deludono mai! ;-) E grazie anche a tutti gli altri che ho rivisto con piacere immenso, non li nomino uno
per uno, perchè non voglio dimenticare nessuno, grazie a quelli che ho conosciuto in questa occasione tra
i quali due componenti degli esplosivi "The Wood", che spero di poter vedere presto in concerto e con
i loro spettacolari pastrani! ;-)
- E per ultimo ma certo non per questo, meno importante, un ringraziamento grande ad Aldo Tagliaferro. Non riesco
a immaginare la mole di lavoro che può esserci dietro l'organizzazione di un evento come questo, senza contare
che è stato abbandonato involontariamente sul più bello, da Franco Taulino (un abbraccio enorme per
Franco!) ."The president" ha pensato proprio a tutto tutto.... l'unica critica che gli si può
fare, è che non ci ha portato il caffè durante il concerto ! hehehehh!!! ;-) a parte gli scherzi
, con un presidente così, abbiamo tutti i numeri per andare molto lontano."GRAZIE ALDO, e grazie ai
Tuoi collaboratori che sono stati TUTTI impeccabili, come sempre.
UN saluto a tutti e ci sentiamo alla prossima! Debora
P.S. Vi ho messo anche il link con la pagina delle foto.... che sono una schifezza, ma ho fatto quel che ho potuto!....
www.galadriel.biz/XI%20ITULLIANS%20CONVENTION.htm |
Da Jose di Barcellona (Spagna), 8 Settembre 2006 - Convention spagnola 2006...
Ciao a tutti Itullians, Sono José Ignazio, parte dello staff di Tullianos. La mia missione è
dissorganizare en tutto lo possibile la convenzione spagnola; e dovo dire che quest'anno lo fatto benissimo. :)
Voglio ringraziare di tutto cuore a tutti Itullians che anno participato alla nostra convenzione.
Andrea Bandi e famiglia, Wazza e Lincoln con le sue respective, il mitico presidente Aldo Tagliaferro veramente
un monstruo ( in tutto il senso della parola ) ;) e specialmente a Beggars Farm per la sua qualità musical,
veramente excepcionale e la sua pacienza per solventare tutti li problemi.
Grazie a tutti José Ignacio (josing@menta.net) - Tulliano Hispanicus
P.D. Lincoln, prego, modifica le parole cative. Il mio italiano scritto.... Si capisca qualcosa? |
Da Giuseppe Scaravilli (Malibran) di Catania, 1 Settembre 2006 - Doppio Cd dei
Malibran...!
Se qualcuno è interessato ho registrato da poco un doppio cd -
THE HOME STUDIO SESSIONS -quasi tutto di cover (VDGG, Hammill, Genesis, Zeppelin, Traffic...) con diversi brani
dei TULL:
HUNT BY NUMBERS/ THE WHISTLER, PIBROCH, WITH'S PROMISE, MY GOD, ONE WHITE DUCK, GOD REST YE MERRY GENTLEMEN...
Lo invio a casa o lo porto alla Convention 06...
Riceverei inoltre con piacere commenti e pareri sulla versione di BOUREE della mia band - MALIBRAN - pubblicata
in apertura del cd (Itullians) "SONG FOR JETHRO". Scaravilli Giuseppe (malibranprog@hotmail.com) |
Da Manuel dei Rovers, 31 Agosto 2006 - Rovers in Concert!!!...
Ciao Lincoln... sono il bassista dei Rovers la tribute band dei jethro che
avete pubblicato sul sito tempo fa.
Volevo dirti che il 16 settembre 06 suoneremo al bluestage di Linarolo (Pavia). Il concerto comprenderà
circa 17 brani dei Jethro e inizierà attorno alle 23.00/23.15. Il concerto verrà aperto dai NONAME,
band che propone brani propri di genere rock-melodico (www.nonameband.too.it). Grazie ... a presto M@nuel |
Da Debora, 16 Agosto 2006 2006 - ...resoconto del concerto di Lincoln Quartet & Clive Bunker!!
Questa volta ho da raccontarvi un altro concerto... è si! Devo proprio farlo poichè, ho passato una
serata davvero bellissima in quel di S.Stino di Livenza. Vi spiego: per me, che sono nomade più di fatto
che per definizione, è abbastanza normale, prendere a pretesto un concerto più o meno a centinaia
di km di distanza da casa, per godermi qualche giorno di vacanza e una serata di grande musica ! Beh si! Anche
per passare un po di tempo con dei cari amici! Questa volta, appreso del concerto di Lincoln con lo zio Clivio,
ne ho approfittato per accamparmi con la mia fedelissima tenda ai piedi del Civetta, montagna davvero bellissima...
vi racconto solo che, dopo 4 ore di viaggio e 400 km percorsi, siamo scesi di macchina e il gestore del campeggio
ci ha subito offerto un bel gelato classico della val Zoldana , già li mi son detta:"Se il buongiorno
si vede dal mattino, questi giorni me li ricorderò per un bel pezzo! ";-)
Il giorno seguente, siamo ripartiti alla volta di S.Stino, presto, perchè quando Lincoln e soci (compreso
lo zio Clivio) salgono sul palco, è imperdibile anche il sound check: un oretta in più di buona musica
da ascoltare con immenso piacere! E infatti, siamo arrivati all'ora giusta.... i saluti di rito, un altro bel gelatone
per combattere il caldo e ci siamo seduti ad ascoltare .E' sempre uno spasso sentire e vedere il Lelli, che, non
fa il sound check come tutti i musicisti normali, tu sei li , senti suonare il flauto e sai che è lui, impossibile
confonderlo con qualcun'altro... ma sul palco non c'è; infatti ti guardi attorno e lo vedi aggirarsi per
la piazza suonando "Boris Dancing" con la stessa naturalezza e non curanza, con la quale altri, si fumano
la sigarettina... heheheh!!!: "Giacomo che te possinooooo!" ;-)
E' uno spasso anche vedere come, lo zio Clivio si trova a proprio agio, è li che saluta tutti e parla con
tutti (soprattutto a gesti!) come se a S.Stino ci fosse nato...ed è bellissimo vedere anche con quanta attenzione
e passione segue il suo allievo occasionale, ovvero Manuel Smaniotto, che vi garantisco vi sorprenderà tutti
quanti , non è certo da batteristi qualunque, imparare alla perfezione e interpretarli con grande personalità,
una ventina di pezzi dei Jethro in poco più di tre mesi, soprattutto per un giovanissimo che non ha mai
suonato Jethro, ma lui ci riesce ! Lincoln, nonostante sia sempre attento e concentratissimo sulla musica (credo
che a misurare in altezza il suo amore per la musica dei Jethro, non basterebbe l'Everest!) riesce anche a trovare
il tempo per salutare tutti... e questa volta che giocava in casa, ne aveva di gente da salutare! ;-) L'avvocato
Jacopo Gobbato,arriva in ritardo, ma sale sul palco e trova subito il suono giusto per il suo basso... Poi ,ci
concediamo una simpatica cena a base di prosciutto e melone a casa di un amico, e inizia il concerto! Lo so,a questo
punto qualcuno potrebbe obbiettare che tutto quel che scrivo, lo scrivo perchè sto parlando di persone che
conosco e alle quali sono affezionata... ma la verità è che, può pensarlo solo chi non li
ha mai sentiti suonare in un concerto vero, o chi li ha sentiti suonare con i tappi sulle orecchie heheheh! Inoltre,
a sostegno della mia tesi, basta rileggersi quel che scrivevo sempre a proposito di loro, dopo la mia prima convention,
nel 2004.... colpita ed affondata, al primo ascolto, dopo quei 5/6 soli pezzi che suonarono.Beh! Ne è passata
di acqua sotto i ponti, lo zio Clivio da allora è diventato elemento quasi fisso in questa band, ed ogni
volta, l'affiatamento sia sul palco che di sotto, aumenta .Da quella prima volta la crescita del gruppo è
stata enorme, le scalette sempre da brividi, le interpretazioni, perchè di questo si tratta, non sono mai
uguali alla volta prima, e quindi le emozioni sempre nuove! Clive suona libero e si diverte da matti ed il risultato
si sente, a S.Stino, dopo una performance entusiasmante, ha fatto anche un assolo da paura... ha perfino sfondato
la pelle della cassa!!! Alle conventions, non avevo mai avuto la fortuna di sentire interamente la "Aqualung"
di Lincoln, che dire?! Quell'assolo di chitarra è proprio da pelle d'oca! La piazza era gremita e l'entusiasmo
enorme, sarà stato anche che il service aveva provveduto ad allestire una buona acustica, ma io l'ho vissuto
davvero come un concerto bellissimo, ed indimenticabile. Una serata stupenda, conclusasi con una cena all'una di
notte, in compagnia di un Clive Bunker in versione direi, esilarante.... si è messo persino a sbattere la
sua macchinetta digitale sul tavolo, perchè voleva farsi fare una foto con Giacomo e "la maledetta"
non funzionava ! Li, abbiamo capito che non ha un buon rapporto con la tecnologia heheheh!!! Tra lui e Lelli mi
hanno fatta morire dalle risate, e dire che nessuno dei due spiccica una parola nella lingua dell'altro, come facciano
a capirsi, davvero non è dato di sapere, ma sono inseparabili, ve lo dico io, quei due la se la intendono
alla grande! Cari itullians, questi ragazzi sono qualcosa del quale, il nostro club può andare davvero molto
fiero! Chiedete allo zio Clivio, se non credete a me!
Io posso solo dire di nuovo, grazie infinite a Lincoln che è sempre così disponibile e gentile, anche
se so che con questa mail da pubblicare sul muro, si sentirà imbarazzato e gli farò girare parecchio
le scatole! heheheh! troppo umile e discreto il ragazzo! ;-) ma oramai lo sa, la sottoscritta è completamente
ingestibile, e se non pubblica questa email non gli parlo più, quindi è costretto a farlo !!! E grazie
a Giacomo, a Jacopo, a Manuel, e all'immenso Clive Bunker, perchè con il loro modo appassionante e coinvolgente
di suonare, mi regalano sempre emozioni stupende. Valgono o non valgono 400 km per ascoltarli? Li valgono eccome,
tutti, dal primo all'ultimo!... ah! dimenticavo! Le foto della serata le potete trovare a questo link, non sono
un grande fotografo ma cerco di portare testimonianza!
http://www.galadriel.biz/musica.htm
Ciao a tutti e per quelli che ci saranno, ci vediamo alla convention! Debora
P.S. X i soggetti descritti in questo racconto: "Guai a voi se vi azzardate a ringraziarmi delle cose che
ho scritto, pura e semplice constatazione dei fatti, ne una virgola in più ne una in meno!". |
Da Nicola Vianelli di Bologna, 6 Agosto 2006 - Considerazioni... estive!
Caro Lincoln e cari iTulliani, è da parecchio che non scrivevo, ma vi seguo sempre
assiduamente con grande interesse, nell'ambito di un sito bellissimo e frequentato da persone che apprezzano la
buona musica (non solo quella prodotta dai JT).
Sono stimolato a scrivervi a seguito di una certa atmosfera di malcelata depressione e senso di smobilitazione
che sto cogliendo negli ultimi tempi da alcuni di voi. Gli entusiastici commenti ad oltranza di qualche tempo fa
cominciano ahimè talvolta ad incrinarsi, a mio avviso talvolta esageratamente.
Credo che analizzando il fenomeno JT in modo il più schematico possibile, si possa affermare che:
1) i JT degli anni 2000 sono di fatto una cover-band di lusso (anche le cover-band italiane che ho avuto il piacere
di sentire: BF ecc., mi sono sembrate di lusso).
2) Anderson purtroppo non ha più una voce dignitosa (che purtroppo pesa per almeno un buon 50% sull'impatto
della band dal vivo), anche se dal punto di vista strumentale a mio avviso è costantemente cresciuto e in
questo caso più invecchia e meglio suona (ma purtroppo nel repertorio JT questo non basta)
3) Anderson e probabilmente Barre (Stage left, splendido) stanno a mio avviso puntando in modo piuttosto convinto
all'attività solistica, trascurando l'aspetto produttivo nell'ambito della band
4) Ciò che veniva prodotto negli anni '70 era probabilmente frutto di un maggior lavoro di gruppo (almeno
per gli arrangiamenti) nel vero senso del termine, quindi più sedimentato e maturo. Oggi nell'era dell'
informatica, telematica e delle miriadi di collaborazioni, un brano viene recepito ed elaborato dai cinque elementi
del gruppo in cinque parti diverse del globo, il tutto dominato dalla fretta e dalla scarsa comunicazione fra i
musicisti coinvolti nel progetto. A grandi professionisti basta poi poco, per confezionare anche in questo modo
un prodotto di qualità, ma sintetico e scarsamente emozionante.
5) L'età (e l'arteriosclerosi) che avanza ha fatto fare alcuni scivoloni un po' grotteschi, come la Bourèe
da balera del Christmas album o qualche rifacimento di colonna sonora di film (non ricordo quale, il Padrino???!!!!
perchè l'ho letto nell'ultimo fanzine e l'ho rapidamente rimosso).
6) I JT sono rimasti in ostaggio della debàcle della voce di Anderson. E' triste pensare che il gruppo non
riesca ad andare oltre ai soliti 20-30 pezzi (che non sono certo pochi, ma rispetto alle decine di capolavori disponibili!!!),
per i limiti vocali di Ian. Deve-ono trovare assolutamente una soluzione: chiudere il libro o lasciare in repertorio
quei 4-5 classici che la gente vuole sempre (a questo punto a mio avviso scioccamente) e buttarsi su produzione
di musica strumentale (hanno sempre dimostrato di saperla fare alla grande).
7) Quando suonano i JT, cioè un mito, il palcoscenico DEVE rimanere dei JT e non diventare la passerella
tipo Festival di Castrocaro Terme (magari presentato da Daniele Piombi) per musicisti che non c'entrano nulla e
non mi sembra siano tralaltro dei fenomeni. Il talent-scout (di chi poi??) bisogna farlo in altra maniera. Perchè
allora non lasciare più spazio (meritatissimo) a Martino e alle sue chitarre?
A questo punto mi sento meglio (voi peggio dopo aver letto la mia sbrodolata post ferie), perchè è
come se avessi fatto una seduta catartica dallo psicanalista e vi saluto con un appello (serio!!) al Presidente
e a chi ha una certa intimità (amicizia consolidata) con IA. L'uomo è molto intelligente, anche se
piuttosto "caratteriale" e potrebbe ascoltare qualche osservazione-consiglio dato da qualche comune mortale
itulliano, che vuole molto bene a lui e ai JT. Gli amici non sono fatti solo per incassare i "cambi di umore",
fare gli autisti ecc., bisogna anche saperli ascoltare......perchè non vi fate avanti e ci provate???!!!
Buona estate a tutti, Nicola
da Bologna |
Da Giuseppe Scaravilli (Malibran) di Catania, 4 Agosto 2006 - ...alcune considerazioni
su Jeffrey Hammond
Ho letto piu'volte che Jeffrey Hammond Hammond ( con il secondo "Hammond" aggiunto all'epoca per
sfizio ) era un "bassista mediocre". Anche il nostro ( sempre grande ) Presidente sembra assecondare
questa tesi quando, sul numero di Itullians dedicato a TOO OLD, ricorda Hammond, non piu' nei Tull da quel disco,
come grande amico di Ian ma, appunto, bassista mediocre.
Bhè, mi permetto di dissentire. Ascolto un sacco di musica ( non solo Tul l), suono io stesso, tra gli altri
strumenti, anche il basso, e proprio non capisco questo giudizio sul bassista dei Jethro periodo '71-'75. Proprio
quelli erano gli anni nei quali la band si sbizzarriva nelle composizioni piu' difficili ed articolate. Nessun
bassista "mediocre", pur non componendo in prima persona quelle partiture, avrebbe mai potuto eseguirle
non solo in studio, ma anche dal vivo. La sola PASSION PLAY, suite lunga un intero disco, era una cosa allucinante
da ricordare e suonare, senza una parte che si ripetesse due volte, con un miliardo di note e passaggi complicati.
Ebbene, Jeffrey la suonava con disinvoltura ad ogni concerto dell'epoca, senza sbagliare una nota nonostante si
muovesse come un pazzo sul palco, correndo su e giu', incrociandosi di continuo con Barre.
Perché proprio in quegli anni non era il solo Ian fare lo show, bensi' tutti e cinque i Jethro, sul palco
saltellare a destra e a sinistra come pupazzi indemoniati, senza sgarrare di una nota. Bassista mediocre? Anche
il basso del disco WAR CHILD è strepitoso. Come quello di THICK AS A BRICK.
E che dire di MINSTREL IN THE GALLERY? Tutti ci ricordano che è quasi un album "solo" di Ian,
nella sua parte acustica.ma in quella elettrica? BLACK SATIN DANCER, COLD WIND e la stessa MINSTREL sono le cose
piu' potenti che i Jethro abbiano mai fatto, con un suono di basso ( ! ) e batteria poderoso, una vera macchina
da guerra, una colonna di carri armati che procede imponente verso di noi. Bassista mediocre? Uno che suonava,
fra l'altro, anche il contrabbasso? Per qualunque grande bassista di oggi non sarebbe affatto facile suonare quei
brani, facendo quello spettacolo sulla scena, poi, con quegli assurdi abiti a strisce (come gli strumenti, basso
e contrabbasso!), saltando su' e giu' per il palco tutto il tempo. La verita' è che i primi tre bassisti
dei Jethro, Cornick, Hammond e Glascock, sono stati tutti, in modo diverso, musicisti meravigliosi e personaggi
incredibili. Pegg un po' meno, secondo me.
Quello che non mi dice proprio niente, fra i bassisti Jethro, è Noyce, il piu' recente ( e il piu' "duraturo",
paradossalmente): è li' da 11 anni, ma non ci lascia granchè, rispetto ai soli 3 anni scarsi di un
Glenn Cornick. Ho capito che è bravo, figuriamoci se prendevano uno scarso. Ma non mi dice niente! Il suo
aspetto, poi, la sua faccia, il suo look sul palco sono ancora peggio. Dal vivo non ti viene neanche
di fargli una foto. Il termine Tull non è un aggettivo, ma se lo fosse, bhè, semplicemente Noyce
non è Tull.
Glenn, Jeffrey e John, invece, quelli sì che erano uno spettacolo! Giuseppe Scaravilli (malibranprog@hotmail.com) |
Da Debora, 6 Luglio
2006 - ...una nuova idea!!
Ciao a tutti, questa volta vi scrivo per presentarvi una nuova idea, partorita dalle geniali menti
mia e di Cristina. Emmmmm, noi donne tulliane ne sappiamo una più del diavolo! Ebbene sì, dopo l'avvento
del Forum è la volta della chat e di #Aqualung, canale riservato a chi ama i Jethro Tull e la musica. Accc!!!!
Vi vedo già storcere il naso! Lo so! Capisco la vostra diffidennza nei confronti delle chat in genere, ma
come tutte le cose tecnologiche la chat, è una cosa che bisogna usare in modo giusto e intelligente, se
lo faremo, il divertimento è garantito! L'idea è nata, con l'intento di creare una sorta di piazza
virtuale, nella quale incontrarsi, per parlare tranquillamente della passione che ci unisce, e approfondire così,
anche l'amicizia che ci lega! E' un pò come essere al telefono tutti insieme contemporaneamente! Visto poi
che ci incontriamo così dirado, ci è sembrato opportuno creare questo spazio! Per entrare Vi collegate
al link della pagina di accesso che, per comodità, ho inserito nel mio sito a questo indirizzo http://www.galadriel.biz/debchat.htm e lì troverete un pò di spiegazioni e di consigli utili. In poco tempo capirete il funzionamento
del tutto e vi assicuro che vi divertirete un sacco come già ci stiamo divertendo in 6 o 7...hehehheeh!
Ciao, vi aspettiamo su #Aqualung! Debora |
Da Andrea Lana, 3 Luglio
2006 - Povero Anderson...!?
Propongo di aprire una sottoscrizione per il "povero" Anderson. Temo infatti
che il suo concerto del 4 luglio a Monaco, in contemporanea con ITALIA-GERMANIA (4-3????!!!!???) andrà praticamente
deserto (salva la prevendita)...
Ma chi è il suo tour-manager in Germania??? Nella mia agenda la data delle semifinali è annotata
almeno da gennaio!
Comunque, per una volta, chi se ne frega di Anderson: Forza (non sia mai...!) Azzurri!! Ciao a tutti Andrea |
Da Gian Piero di Arezzo, 3 Luglio 2006 - A proposito di Mick Abrahams trio...!
Carissimo Lincoln e carissii tulliani, solo pochi giorni fa io e la Michela abbiamo avuto il grandissimo (e
inaspettato) piacere di rivedere in azione il nostro Mick Abrahams con lo "zio" Clivio e Andrea Garavelli
al Torrita Blues, una ricorrenza annuale che viene organizzata a Torrita di Siena. Voi direte.. embè? Capirai..
Abrahams con Bunker non è mica una novità, fanno un sacco di date in Italia quest’anno, mica è
un evento eccezionale. Beh... a parte il fatto che sia Mick che Clive si sono dimostrati le persone eccezionali
non solo dal punto di vista musicale ma anche umano che conosciamo, l’eccezionalità e la cosa che ci ha
colpiti e resi orgogliosi è che questo Torrita Blues di solito ospita artisti di blues classico e puro,
tanto è che (me l’ha confessato candidamente un mio amico dell’organizzazione), Abrahams è stato
chiamato all’ultimo momento in sostituzione della impossibilitata Theresa Anderson ed era, per i puristi del blues,
quasi un "illustre sconosciuto" (sic!) .
Beh, è stato un successo incredibile, una performance trascinante, un’ora e mezzo di rock-blues da sballo
anche per me che non sono un patito del genere (ne parlavamo io e la Michela con Lincoln alla Convention di Fidenza:
davvero.. c’è blues e blues).
E quando è arrivata "Cat’s Squirrell"… da brivido. Davvero.. vedere tutti quei "puristi"
del blues saltare sulle sedie sulle note della chitarra di Mick e ridere di gusto alle sue battute, trascinati
dal drumming di Clivio.. avere accanto una ragazza che, saputo che ero un amante dei Jethro non faceva che farmi
domande sui nostri beniamini (con gelosa incazzatura da parte della Michela tipo: " ma che voleva quella scema?"),
beh, mi ha riempito di orgoglio.
Una considerazione finale, già fatta tra me la Michela (che non ha mai apprezzato Barre e che invece adora
Abrahams): certo, Barre sarà più duttile, più versatile, ma come tecnica e personalità
tra Abrahams e il nostro Martin c’è un abisso. Peccato che Mick e Ian non potevano certo convivere e che
probabilmente, come dice la Deborah, se Ian non fosse stato così egocentrico da escludere Mick, Glenn ecc.
probabilmente i Jethro non sarebbero mai stati i Jethro, ma… forse mi sta prendendo un po di nostalgia, forse mi
sto allineando sulla Michela che adora "This Was" e su Loris che rimpiange i tempi che furono.. ma mi
piacerebbe tanto che Ian richiamasse con se un po di vecchi "compagni di merende". Saluti. Gian Piero |
Da Francesco Basili di Orvieto, 2 Luglio 2006 - Nuove date the wood!
Ciao lincoln e tulliani tutti! Sono francesco thewood per comunicare le nuove date per ora dell'estate:
22/07/06 - Notte bianca di Viterbo (parecchi watt e qualità per cover jethro hi-fi! (ora e dettagli sul
sito www.thewood.it)
03/08/06 - Castiglione in Teverina, festa del vino-borgo vecchio (info al 329-6977824).
Una richiesta così:ma se non chiediamo nulla men che meno un rimborso spese di sorta... che non ce la fate
fare qualche canzone alla convention di settembre? magari per dormire ci organizziamo da noi però almeno
sapere se come cosa è fattibile o il programma è già chiusissimo. Un saluto e un grazie senza
pretesa alcuna! Francesco |
Da Giuseppe Scaravilli (Malibran) di Catania, 2 Luglio 2006 - Tull a Woodstock
69!...
Ciao! Volevo solo segnalarti una curiosità. Io la conosco da sempre,
e forse anche tu, ma non ne ho mai sentito qualcuno farne cenno.
Nello strafamoso film sul festival di Woodstock'69 (anche ora in dvd) si sentono distintamente i Jethro Tull.
Come si sa loro purtroppo non suonarono al festival. Erano lì nel gli USA, furono credo invitati ma non
andarono. Un vero peccato anche per noi, perchè altrimenti avremmo immagini di ottima qualita' e suono stereo
di almeno un brano dei TULL versione agosto'69, ancora senza Evan, e con Stand Up appena uscito...
Pero' nel film, dopo Joe Cocker (ed il temporale) e prima di Country Joe, durante le interviste agli organizzatori,
si sentono benissimo estratti di THIS WAS, presumibilmente diffusi dall'impianto tra un gruppo e l'altro.
Nello stesso ordine del disco (forse dunque mandato per intero) si possono ascoltare BEGGAR'S FARM, MOVE ON ALONE
e SERENADE TO A CUCKOO. Durante quest'ultima la gente batte pure le mani a tempo...
Non è importante, ma vista l'importanza del film, se vuoi farne cenno sul sito o sulla fanzine... Scaravilli Giuseppe |
Da Cristina di Fano, 6 Giugno 2006 - Comunicazione di servizio!
Dlin dlon... I signori visitatori del sito de Itullians sono gentilmente pregati di offrire "spontaneamente"
il loro contributo al neonato Forum de "iTULLians" al più presto possibile; grazie! Per informazioni
rivolgersi alla sottoscritta... Dlin dlon! :)
Vi aspetto! (e portate gli amici!): www.forumfree.net/?c=127221. Ciao!!! Cristina |
Da Andrea Zac di Venezia, 6 Giugno 2006 - Cd di Repubblica... !!
Ciao, è in edicola il "CD del mese" di Repubblica. Un
doppio album intitolato "ACOUSTIC ROCK".
Tra i brani inclusi c'è anche "The habanero reel" da "The Secret Language of Birds"
di Ian Anderson, ma nelle note di copertina del CD di Repubblica è erroneamente accreditato ai Jethro Tull"...All'interno
del volumetto presente nel CD c'è anche una bella foto dei Jethro nella formazione più recente. Andrea Zac
P.S. io mi sono iscritto al forum... :-) |
Da Antonio Pola di Milano, 6 Giugno 2006 - Cover band dei Gentle Giant...
!!
Mi chiamo Antonio Pola e abito a Milano. Sono il tastierista di una cover band dei Gentle
Giant, ed essendo i GG per molti motivi legati ai JT, volevo chiedere se per caso c'era qualche spazio per suonare
in una convention da voi organizzata. Ovviamente siamo tutti anche fan dei Jethro, il sottoscritto poi è
stato iscritto a Itullians tempo fa, prima che decidesse di dedicarsi ad altri interessi musicali (i JT sono il
gruppo che ho ascoltato di più in assoluto e di cui ho *tutto*). Grazie per l'attenzione, aspetto una risposta!
Ciao! Antonio Pola (aka GiAnt)
"Credo che l'arte si impari ma non si insegni" - Manuel de Falla (1876-1946) |
Da Itullians, 25 Maggio 2006 - Alla Scuola Allievi Carabinieri Elicotteristi! |
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Vignetta...musicale!!! :-)) |
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Da Michela, 21 Maggio
2006 - ...mirata e colpita al cuore!!!!!
Questa cosa mi fa un po’ ridere perché fino a cinque minuti fa stavo parlando, discutendo e inca**andomi
con Gian Piero per i nostri diversi punti di vista sulla concezione del rock e dei personaggi/band che lo interpretano
(ognuno a modo proprio); adesso (cinque minuti dopo i cinque minuti antecedenti!!!) mi trovo a scrivere di corsa
due righe perché ho la sensazione se non per dire la certezza che domani mattina non avrò più
gli stessi pensieri che ho in questo momento (vista l’ora tarda i miei poveri neuroni stanno iniziando a sbadigliare).
Vabbè, sono una povera neotulliana, conosco i Jethro da pochi anni, ma devo ammettere (e con un po’ di rabbia,
giuro) che il brivido che mi corre sul corpo al fuoriuscire delle note da quello strumentino a fiato del folletto
sul palcoscenico è indescrivibile; pare nascere dal cervello, impadronirsi della testa, girarmi attorno
al collo e poi scendere giù, lungo la schiena e attorno al cuore.
Ho detto un po’ di rabbia perché tale dal punto di vista dell’orgoglio, ed è un’emozione simile alla
felicità e alla gaiezza infantile lo scoprire che tali sensazioni si possono provare non solo a quattordici
anni!
Io e Gian Piero abbiamo avuto (e non è la prima volta) una settimanina full-immersion:
lunedì i Jethro a Firenze; venerdi Springsteen a Milano.
Concordo con Gian Piero nel dire che i concerti dei Jethro sono sempre fantastici, ma sono sempre i soliti fantastici
concerti.
Questa di Firenze era per me la quarta volta che li vedevo in azione; come al solito coloratissimi, vivaci, sorprendenti,
maestosi, impeccabili; però se volete, vi do il mio minuscolo parere: vero che Locomotive Breathe rimane
una pietra miliare del loro repertorio, vero che il pubblico non aspetta altro che Giddings poggi le dita sul piano
per i primi accordi d’inizio, vero che senza di essa ci sentiremmo come privati, se non per dire “carenti” di qualcosa
di fondamentale importanza, ma è però anche vero che su quattro concerti che ho visto, in quattro
concerti ho visto il solito finale, le solite strategie da palcoscenico e i soliti schetch di Ian con gli altri
del gruppo.
Non pretendo che mentre suona il flauto Ian faccia girare col piede due torce infuocate a mò di giocoliere
mentre Barre palleggia e dribla tra un microfono e una chitarra, ma per lo meno di potermi aspettare qualcosa di
diverso.
Ripeto che il concerto di Firenze è stato per me fantastico: mi è piaciuto tanto tanto; mi è
piaciuto il Mozartarock, mi è piaciuta Budapest, la mia adorabile My God, Beggar’s farm e la carinissima
Serenade to a cuckoo.
Prima di mettermi a scrivere, stavo finendo di scaricare sul mio computer i video dei due concerti, e ora potrà
sembrarvi una bomba ciò che sto per dire, ma ho visto due personaggi totalmente diversi nel suonare, percepire,
ed soprattutto interpretare i propri sentimenti musicali, ma ho visto anche due personaggi colorati che scrivono
e fanno musica col cuore, e non col cervello.
Da una parte (God bless my words!!!) un campagnolo ruspante che ha raccattato per strada suonatori di banjo, violino,
tromba e fisarmonica e ti tira fuori un disco (non registrato in studio ma per strada, n.b.) di musica folk stile
saloon; dall’altra un signorino dispettoso che ama giocare con la musica e con gli strumenti selezionando i suoi
discepoli istruendoli e incanalandoli nello stile che lui ha nelle sue geniali idee che vorrebbe proporre e che
splendidamente riesce nell’impresa.
Quando all’inizio del mio scritto ho detto che ho rabbia dal punto di vista dell’orgoglio nel sentire i brividi
ascoltando la musica dei Jethro, l’ho scritto perché sono brividi simili a quelli che mi dà (e credo
a pochi possa accadere) la musica di Springsteen, con l’unica differenza che Springsteen ho iniziato ad ascoltarlo
a dodici anni, e i Jethro a trenta!
La conclusione, se vogliamo metterla sul piano matematico è uguale a:
The boss: 22anni=Jethro:4 anni (The boss sta a 22 anni di ascolto, come i Jethro stanno a 4 anni di ascolto con
costante K=brivido)
Oddio, mi hanno mirato e colpito al cuore!!!!!!!!!!!!!!!!!
Magari dopo ciò che ho scritto, posso anche andare a dormire, vero Lincoln? Ciao Michela |
Da Loris Vendramini, 18 Maggio 2006 - Concerto di Milano...
Ciao a tutti, manco da un sacco di tempo ma ieri sera sono andato al nazionale a vedere i tull e desidero raccontare
le mie impressioni.
Partirei dal fatto che il prezzo dei biglietti è ESORBITANTE e non si possono vendere a cifre simili.
La musica e soprattutto chi la ascolta e "la va a vedere" meriterebbe un pò di rispetto.
Detto questo -che avrebbe un urgente bisogno di qualche seria riflessione- e pagato la bellezza di 69 (sessantanove)
?, mi sono trovato ad assistere a qualcosa di... sentimentalmente molto doloroso e inquietante.
Sul palco c'erano un gruppo di vecchietti (più "elton john", defilato con il suo basso) che "lavoravano".
Si, lavoravano... stancamente, senza entusiasmo, senza voglia, senza nemmeno un pizzico di ironia, e questa è
un'aggravante trattandosi dei Jethro Tull, Anderson si è presentato con la consueta bandana stile "pasqualino
settebellezze", una panza tanta, e pure una certa fretta, mi è parso, di concludere 'sto concerto e
andarsene. Gli altri gregari seguivano a ruota.
Fermo sulle gambe come nemmeno il peggior vieri, ha tentato qualche salto, qualche finta, qualche dribbling....e
non gli è riuscito niente...... tranne la solita gamba alzata che personalmente mi fa incazzare da morire
perchè mi ricorda chi ERA Ian Anderson e chi ERANO i Jethro Tull !
La prima mezz'ora è stata soporifera, gli unici guizzi erano dati dagli sforzi, ormai affettuosamente patetici,
che faceva anderson per cercare di tenere "su" la voce o quello che ne rimane.
Ora, per me va bene tutto o quasi, ma non posso sopportare che le canzoni vengano stravolte e modificate a causa
dell'incapacità vocale di anderson. So bene che purtroppo questo è un vecchio discorso ma siccome
va sempre peggio, sarebbe ora che la smettessero di usare accorgimenti inutili e dannosi, e cercassero invece di
risolvere seriamente questo problema.
La scaletta è sempre quella e, visto che pochi gruppi al mondo hanno un repertorio così vasto, perchè
non provare a cambiare davvero qualcosa? il volume era a livelli da piano bar, da filodiffusione negli ascensori,
da night club. sembrava che stessero suonando nell'altra stanza.... ma si può???
Il problema vero è che all'uscita ho trovato un sacco di gente che la pensa più o meno come quello
che sto scrivendo qui.
Non ci si può attaccare a cose come "ah ma però l'assolo di barre in Aqualung è stato
grandioso" oppure "l'inizio del concerto è stato un impatto positivo" e anche "certo
che considerata l'età si difende ancora bene" e altre cose del genere. Basta arrampicarsi sugli specchi,
trovare scuse e giustificazioni, basta.
Ma c'è qualcuno qui chi se li ricorda i Jethro Tull? quelli veri intendo. Si usciva dal concerto rintronati
dalla musica, stanchi, felici e gasati da morire, ve lo ricordate o no, cazzo! Quelli che ho visto ieri sera non
sono in grado di reggere il confronto neppure con i Coldplay, temo. E sono sicuro che Anderson, sempre ipercritico,
non andrebbe a vedere il gruppo che ieri suonava (più o meno) al nazionale.
Era un concerto dei jethro tull cazzo.... !!!!!
Non mi sembra giusto che un gruppo che ha segnato un'epoca faccia harakiri in questo modo, ed è ingiusto
anche nei confronti di chi si ostina ad andare sotto i palchi (e io sono uno di quelli) sperando chissà
cosa.
Ieri sera hanno suonato i jethro tull, io credevo invece che suonassero i Jethro Tull... capita la differenza?
Statemi bene Loris |
Da Debora, 18 Maggio 2006 - ...mi spiegate perchè scrivete Moz Art!
Premessa: prendete quanto di seguito in modo, molto molto scherzoso,mi raccomando!
Accidenti ragazzi.... io sono annichilita dalle vostre, per altro lucidissime, analisi...
Dopo aver letto tutte le vostre considerazioni sono giunta a delle mie conclusioni.
1) Di musica non capisco davvero una mazza,decisamente meglio se mi do all'ippica!
2) Devo seriamente considerare l'ipotesi della psicoanalisi.... mi sa che mi emoziono troppo facilmente!he!he!he!
3) Se uno che è fan dei Jethro pensa quello che pensate voi.... figuriamoci cosa ne può pensare uno
che non è loro fan,è solo una riflessione non una critica ai vostri commenti, ok? ;-)
4) Non riesco a capire ,quale sia la vostra effettiva competenza nel campo della musica,da quel che leggo direi
altissima,per cui io nella mia scellerata convinzione di aver conosciuto al Pistoia Blues 2003,una band di veri
musicisti,mi sto convincendo invece di aver preso un grosso abbaglio. Evidentemente è proprio vero,meglio
se mi do all'ippica! :))
A parte gli scherzi,davvero mi state facendo sentire completamente ignorante e senza alcuna speranza di ravvedimento.
L'omaggio a Mozart (mi spiegate perchè scrivete Moz Art?..perchè non so se mi è sfuggito qualcosa,
o se semplicemente, sono un po' tarda e non capisco il significato di questa cosa!) mi è piaciuto molto,non
tanto per l'esecuzione ,quanto per l'espressione.L'ho preso semplicemente come un omaggio al grande compositore
austriaco ,nell'anno mozartiano.Non dimentichiamo che ricorrono i 250 anni dalla nascita,e che in tutto il mondo
non solo sul palco dei Jethro,questo viene ,e ritengo doverosamente,festeggiato nei modi più svariati...infondo
stiamo parlando del più grande compositore che la storia della musica ricordi( e questo non sono io a dirlo)fra
l'altro molto contestato dagl'addetti ai lavori anche lui,ai suoi tempi. IO trovo apprezzabile che un genio assoluto
della musica, venga ricordato anche al pubblico di un concerto rock,poi che possa piacere o no,dipende solo dai
punti di vista....sono certissima che la mia insegnante di canto ,che insegna dizione di canto in tedesco al conservatorio,
ed è una bravissima interprete della musica di Mozart,sarebbe sicuramente svenuta sentendo quell'interpretazione...hehehhe!!..ma
io che ho gusti un po più ibridi di lei,ho apprezzato molto ;-)
Che Anderson abbia provato, molto coraggiosamente a mio avviso, a darne un interpretazione personale, non credo
significhi che non sapeva cos'altro suonare....che abbia semplicemente fatto una cosa che riteneva o sentiva giusto
fare?Io lo adoro proprio per questo,perchè lui davvero,non si fa "seghe mentali" fa e credo abbia
sempre fatto, quel che ha voglia di fare, alla faccia di chi lo critica .Questo naturalmente, è il mio personale
punto di vista, che può sicuramente essere sbagliato.
"My God" a Firenze l'abbiamo sentita, e mi è piaciuta molto...visto poi l'entusiasmo del pubblico
,direi che quelli che si sono emozionati sono stati abbastanza...
Poi che dire!Solo che, rispetto moltissimo i vostri punti di vista,tanto da farmi venire veramente, dei seri dubbi
sulle mie capacità di valutazione musicale...
Sicuramente il fatto che voi abbiate avuto la fortuna di senitire i Jethro nella loro epoca d'oro,influisce moltissimo,io
purtroppo li ho conosciuti solo 4 anni fa(anche se non sono giovanissima,ho 37 anni),e probabilmente mi accontento
molto più facilmente delle loro performance live. In verità, considero già una fortuna enorme
poterli seguire dal vivo,cosa che purtroppo non posso dire per altri gruppi che adoro e che sono rimasti immortali
tipo i Led Zeppelin,ma aimè, solo nei dischi. Ricorderò sempre quello che ha detto Mick ringraziando
Aldo alla convention"Grazie perchè fate musica live e questo la mantiene viva!"
I Jethro,per me, sono il massimo nei cd e anche nelle emozioni che mi fanno vivere ai concerti.
Su Clive sono d'accordo non mi ricordo più con chi : Mr Banker, viene da un altro pianeta!...ma d'altra
parte di quelli come lui ne nasce uno ogni 50 anni ;-)
Sul'atteggiamento poco accomodante di Anderson nei confronti di chi è sul palco con lui ,c'è da chiedersi
se il vuoto che si è sempre creato intorno ,sia da imputare al suo iroso carattere o alla sua genialità.C'è
un prezzo da pagare per la genialità di un artista,libri di storia alla mano,i grandi geni del passato sono
sempre stati soli ed imcompresi e quasi sempre incapaci di collaborare con chiunque del loro stesso livello(d'altra
parte se ragionassero come tutti, sarebbero persone comuni e non grandi artisti!)di qui ,a mio avviso, l'esigenza,
per Anderson, di trovare buoni musicisti che lo affianchino,ma nessuno che abbia saputo o sappia tenergli testa....
e se invece fosse andata diversamente? E se qualcuno col suo stesso spessore artistico o caratteraccio, fosse rimasto
e non si fosse sottomesso, i Jethro ,sarebbero quello che sono(o quello che sono stati)?.
Se Mick(esempio) ,che adoro,fosse rimasto,avremo mai avuto "Minstrel in The Gallery"? E "Thick as
Brick"? E "Benefit" ? E "Stand Up"? chissà...io penso che se Ian ancora oggi ,è
li , a fare il suo mestiere dopo quasi 40 anni e sempre acclamato con entusiasmo, almeno da una buona parte del
suo pubblico , nonostante il danno subito alle corde vocali:è perchè sa molto bene quello che fa,e
sa dare ancora moltissimo a chi lo ascolta!
Va Beh mi son persa....le analisi logiche proprio non sono il mio forte,e chi se ne frega!
5)Quinto e ultimo punto,nonostante riconosca che probabilmente avete ragione su tutto,resto ben salda nelle mie
opinioni da consumatrice di musica e da musicista dilettante(molto più dilettante che musicista ;-)ripeto
e confermo che il concerto di Firenze,il mio settimo dei Jethro,è stato il secondo più bello per
me....il primo ovviamente è quello di Pistoia nel 2003.
Un grande abbraccio a tutti,e perdonate la mia ignoranza,ma che volete fà ...arde sempre nel mio cuore ,l'assoluta
necessità di dire quello che penso,anche se son delle cazzate!he!he!he!! Vi prego non mi trattate troppo
male...infondo il confronto è il sale della vita! ;-)
Baciottini a tutti! Debby |
Da Gian Piero di Arezzo, 16 Maggio 2006 - I Jethro a Firenze: Requiem?
Chi non ricorda la splendida e dolcissima "Requiem" dei Jethro? E chi non ricorda
l’imponente e angosciante "Requiem"di Mozart, il cui spartito appena terminato era sul suo tavolino il
giorno della sua morte? Ebbene, quest’anno si celebrava giustappunto il 250° anniversario della morte di Mozart:
Ian e soci l’hanno voluto celebrare dal vivo in modo splendido dedicandogli (sorprendendoci) un medley di arie
mozartiane in chiave rock. C’è un parallelismo? E’ probabile di si e ne parlerò dopo.
Riguardo al concerto di Firenze io e la Michela abbiamo avuto nel Forum uno scambio di opinioni con la Debora (invito
tutti a leggerlo perché è anche divertente).
E’ stato il solito splendido concerto dei Jethro, un qualcosa che è obiettivamente sempre comunque diverso
da tutti i concerti rock che siamo abituati a vedere.
Facendo confronti con altri concerti visti più o meno recentemente, i King Crimson stimolano il corpo e
la mente con ondate sonore che ti schiacciano alla poltrona e ti mandano in tilt il cervello ma certo di sentimento
e divertimento ce n’è poco, i Van Der Graaf ti danno dolcissime emozioni e ti prendono per mano conducendoti
in un "trip" cerebrale ma non sono certo trascinanti dal punto di vista viscerale, lo stesso Gilmour
visto recentemente a Milano è stato coinvolgente solo quando ha fatto pezzi vecchi dei Pink Floyd ma (come
ho scritto nel Forum) se sul palco ci fosse stata (senza che lo sapessimo) una cover band dei Pinkies, beh.. credo
che sarebbe stato lo stesso.
In un concerto dei Jethro abbiamo tutto: stimolazione contemporanea a livello mentale, sentimentale e viscerale,
con Ian che conferma nonostante l’età di essere uno splendido animale da palcoscenico .
L’unico che può reggere il confronto, anche se può sembrare un paragone improponibile ma ho intenzione
di parlarne separatamente in una qualche del sito, è stato il Bruce Springsteen di quest’anno (settimana
di fuoco per me e la Michela.. abbiamo fatto uno sforzo ma siamo riusciti a vedere i Jethro a Firenze lunedì
e Springsteen a Milano venerdì: ci siamo resi conto di essere dei pazzi quando ci ha riconosciuto anche
un venditore di magliette taroccate).
Non credo ci sia bisogno di ricordare nel dettaglio la lista dei pezzi che ci ha regalato Ian al concerto di Firenze,
nominerò solo una splendida "Beggar’s Farm", le solite bellissime "Budapest", "Aqualung"
(con Barre che ho trovato molto più in forma rispetto ad altre volte), "Locomotive Breath", "Bouree"
(con pezzo di basso rinnovato da un grande Noyce), la versione metà "irish" e metà rock
(già sentita un anno fa ma comunque entusiasmante) di "Hymn 43", una "Living in the Past"
sempre coinvolgente ma a mio parere eseguita in modo abbastanza "scolastico" senza troppo entusiasmo,
oltre a tante altre perle della lunghissima collana tulliana. Avrei voluto sentire ancora, come l’anno scorso a
Sesto F.no, anche "Thick as a Brick" (che mi tocca sempre il cuore) e "A New Day Yesterday"
che rimane dal vivo il pezzo per me più bello dei JT (ho letto che ambedue le hanno fatte a Roma: INVIDIAAAA
!!!! ).
Concerto counque splendido davvero, ma allora dov’è il problema?
A me piace andare controcorrente e fare l’avvocato del diavolo, seguendo la famosa massima che a pensare male si
fa peccato ma quasi sempre si indovina.
Lasciando perdere la ormai monotona storia della voce di Ian ( comunque fa sempre più dispiacere sentire
e vedere la fatica che fa per cantare), ho notato che Giddings, di solito molto istrione e protagonista di gags
divertenti con Noyce come spalla, stavolta è sembrato molto meno divertente e divertito.
Le gags di Ian, come ho detto sul forum, sono sempre le stesse: ormai si riesce a prevedere qualsiasi suo movimento.
Un’altra cosa che non ha (a quanto mi risulta) precedenti: l’interruzione di circa 20 min. a metà concerto.
Non so se è accaduto anche a Roma e Milano, ma certo non è stata piacevole e non ha contribuito a
far crescere quelle "good vibrations" che ci si aspetta da un concerto rock e in particolare dei Jethro:
parlando da uomo, è come andare a letto con una bellissima e sensualissima donna ( ipotesi assolutamente
teorica, altrimenti la Michela mi taglierebbe gli attributi maschili ) ma dopo i preliminari e quando si incomincia
a prenderci gusto questa ti dicesse "adesso facciamo una pausa poi riprendiamo".. beh.. non sarebbe divertente.
Che sta succedendo?
Prima del concerto si è sparsa una voce di corridoio secondo la quale questa sarebbe stata l’ultima volta
in cui avremmo visto i Jethro insieme dal vivo.
Che sia vero? I segni premonitori ci sono ed io già da tempo prevedevo un futuro nebuloso per i Jethro.
Già all’uscita di "Rupi’s Dance", dopo "Divinities" e "Secret Language..",
per me opere splendide nonostante pareri discordi anche tra i fans, avanzavo l’ipotesi che Ian tirasse avanti i
Jethro perché non poteva farne a meno ma che in realtà quello che voleva fare in futuro fosse tutt’altro.
L’uscita di "Christmas Album", da molti apprezzato ma da me criticato perché usciva dalla strada
(strana ma promettente) di "Roots to Branches" e "Dot Com" per allinearsi alle opere soliste
di Ian, faceva presagire che i Jethro in quanto tali non avessero futuro e che le prospettive prevedessero i Jethro
esclusivamente dal vivo a celebrare le glorie passate e Ian da solo a proseguire nella strada di "Rupi’s Dance",
ma non arrivavo certo a pensare che probabilmente dopo quest’anno non avrei più visto i Jethro dal vivo.
Spero siano solo voci di corridoio, spero che tutto si risolva semplicemente nel non avere nuove cose firmate JT
ma comunque di rivederli almeno suonare insieme le solite emozionanti vecchie cose.
In definitiva, spero tanto di non aver assistito al Requiem dei Jethro.
Mi consola comunque la sicurezza che Ian continuerà a regalarci splendide cose sulla linea di Rupi’s Dance
e continueremo sicuramente a vederlo dal vivo, magari con altri comprimari.
A proposito di comprimari, abbiamo visto Anderson junior (in arte James Duncan) armeggiare al mixer: l’avevamo
sentito alla batteria nel Tour con l’orchestra 2 anni fa ed io la Michela ci siamo stupiti nel vedere quanta strada
ha fatto nel frattempo il ragazzo (dal palco a metà sala). Ci auguriamo che di strada non ne faccia più,
altrimenti prima o poi ce lo troviamo fuori dalla sala a strappare i biglietti!!!!.
Saluti a tutti. Gian Piero |
Da Gian Piero di Arezzo, 16 Maggio 2006 - La mia proposta per il Forum?
Carissimi amici tulliani, come avrete certamente visto, il nostro sito si è arricchito ultimamente con
la nascita del Forum, un’idea carinissima della nostra Cristina che ci permette di colloquiare in tempo reale,
esprimendo le nostre idee su tantissime cose legate più o meno direttamente alla nostra passione musicale,
lasciando comunque inalterata l’importanza del "Muro" come spazio insostituibile per scrivere approfondimenti
ed idee in modo meditato ed esteso.
Nell’ambito del Forum la Cristina ha voluto regalarmi uno spazio in cui tentare indegnamente di sviluppare un’idea
che avevo da tanto tempo nel cassetto e che ho chiamato "With you there to help me". Per spiegarla riporto
pari pari quello che ho scritto sul Forum nella presentazione di questa sezione.
Partendo dal presupposto che siamo ormai tanti, che ognuno di noi ha le proprie esperienze sia di vita quotidiana
che professionali o di hobby, mi piaceva l'idea di creare uno spazio in cui ciascuno di noi potesse sia dare che
ricevere consigli.
Possono essere "suggestions" libere riguardo films, libri, luoghi turistici, ristoranti e quant'altro
ognuno crede, che hanno colpito in modo estremamente positivo o negativo (un esempio terra-terra : "se vi
trovate nel tal posto ANDATE/NON ANDATE nel tal ristorante PERCHE'....) oppure richieste di consigli pratici in
cose quotidiane (tipo "vorrei comprare una videocamera digitale.. che mi consigliate? ").
Ma la mia idea magari presuntuosa, difficile da realizzare ma credo importante sarebbe anche quella di dare la
possibilità di chiedere e ricevere consigli più importanti per esempio in campo legale, medico ecc.
Ovviamente in questo caso ci sarebbe la necessità della privacy: l'ideale sarebbe avere la possibilità
di un rapporto diretto mail-to-mail privato, ma come sapere a chi rivolgersi? Avevo pensato di inserire nella sezione
una lista pubblica di tulliani ( "expertullians"? ) disposti a prestare le loro competenze (professionali
o hobbystiche) a beneficio degli altri e quindi contattabili direttamente dall'interessato.
Incasinato? Mi sa di si.. ma se va in porto.. credo sarebbe una cosa bella sapere che tra tulliani ci si può
aiutare.
Stiamo mettendo tecnicamente a punto il sistema per rendere consultabile e aggiornabile la lista degli "expertullians"
ma nel frattempo invito tutti quelli di voi che vorranno collaborare, ad iscriversi al Forum e mandarmi una mail
specificando i settori nei quali sono disposti a dare consigli privati su richiesta.
Quindi il primo a dire umilmente "With you there to help me" sono io: spero con il vostro indispensabile
aiuto di riuscire a fare qualcosa di buono. Grazie e saluti a tutti. Gian Piero |
Da Debora, 12 Maggio 2006 - !
"...Volevo anche dirti di non fare più email così corte per il muro: nun ce la fai, nun
sei te!...mi sembrava la cronaca di una partita di Cricket all' ippodromo di Monza raccontata da una spettatrice
che si trovava lì perchè non si ricordava più dov'era il negozio di pulitura a secco:-)"
.....ehmmmmmm.... dopo un commento di questo tipo fatto alla mia ultima email sulla convention,da un mio severissimo
critico, come facevo a non tornare al mio stile originale? ;-) Quindi armatevi di santa pazienza e mettevi a leggere
tutto questo ambaradan se ce la fate...he!he!he! ;-)
"Mugello , data astrale :lunedì 8 maggio 2006"
Drrriiiinnnnn! La sveglia suona alle 6... apro gli occhi, e già sento quella strana pressione sul cuore
,quell'affanno che non so definire esattamente:è una vibrazione, impercettibile ma è li, e non mi
lascia(emmm....avrei anche voglia di spaccare la sveglia ,ma questa è un altra storia !).Vado a lavoro ma
guardo l'orologio continuamente,sono impaziente ,agitata, elettrizzata al tal punto che se qualcuno mi tocca, potrei
dargli la scossa.Poi le ore passano,lente,ma passano! Finisce il lavoro ,vado a casa, mi preparo, ma devo ancora
aspettare l'ora giusta per la partenza, ed ho due alternative :
affogo il nervosismo dell'attesa, nel barattolo della nutella?!...bah..meglio cercare di rilassarsi provando a
scrivere qualcosa va!..mannaggiaaaa... non funziona! Poi alzo lo sguardo e vedo la mia chitarra, la prendo e con
quei quattro o cinque accordi che so fare(più o meno hi!hi!), provo ad intonare una delle mie canzoni del
cuore. Eh! Si! Adesso si che va meglio!La magia straordinaria e la dolcezza devastante di "Quando la sera,
colora di stanco, dorato tramonto, le torri di guardia..."(da "Ophelia" di F ,Guccini) riesce finalmente
a tranquillizzare la mia anima inquieta..."la magia della musica ti porta in un altra dimensione" mi
ha detto qualcuno che evidentemente sa esattamente quello che dice...e così l'ora di mettersi in marcia
arriva in un soffio, finalmente si parte alla volta del teatro Sashall di Firenze....
Si, inizia proprio dalla "piccola Ophelia vestita di bianco" il mio racconto di questo concerto dei Jethro,che
a quel che ho sentito dire, potrebbe davvero essere stato l'ultimo che ho visto....per me è stato straordinario,intenso,vissuto
dall'inzio alla fine, in preda alle forti emozioni che solo il Flauto magico di Mr Anderson è capace di
regalarmi.
Le varie critiche che ho già letto nei commenti a caldo sul neonato Forum(complimentoni a Cristina!) le
condivido solo in parte,come già detto in precedenza ,magari rispetto ad altri, io ho davvero visto un altro
concerto.Oramai sapete che i concerti li vedo e ve li racconto, decisamente a modo mio ;-)Ci tengo a precisare
che non ho fumato ne bevuto niente prima dello spettacolo hi!hi!hi!...magari dipende dal punto di vista o di ascolto
heheheh!!!...magari dipende dal fatto che sono innamorata e l'amore è cieco , si sa ,non sente le ragioni
della mente ma solo quelle del cuore, e così probabilmente non sono capace di fare critiche obbiettive ai
Jethro Tull :-)....o magari , tutto dipende dal posto nel quale ero seduta:su un palco appena un po rialzato, dal
quale riuscivo a vedere il teatro nella sua interezza, quasi gremito,il palco la in mezzo ,ne troppo vicino ne
troppo lontano...il colpo d'occhio era straordinario,l'acustica perfetta,l'entusiasmo del pubblico alle stelle
:è stato indimenticabile davvero, il boato che ha accolto il rif di Aqualung,vi giuro che la mia sedia ha
tremato...è stato indimenticabile vedere i palloni fare il giro del teatro, tornare sul palco e , spinti
da Anderson volare nuovamente in platea e fare un altro giro... magari dipende tutto da quell'introduzione da infarto
di "My God"...magari dipende da quell'omaggio straordinario a Wolfang Amadeus Mozart....èh!..
si ....li ci volevano tutto il coraggio e la fantasia del nostro folletto scozzese.Secondo me, è spaventosamente
rischioso affrontare la bellezza assoluta delle partiture del genio austriaco, e rileggerle in chiave del tutto
personale;spaventosamente rischioso anche per uno come Ian. La musica di Mozart ,per me, è sempre stata
qualcosa di molto speciale,l'ho sempre percepita come qualcosa di puro ,sacro ed inviolabile,ma Ian ha affrontato
la questione come sempre, a modo suo;credo sia lui, l'unico musicista sulla faccia della terra, in grado di avere
il mio perdono per una violazione simile;-) ha rivoluzionato quella musica,che a tratti era irriconoscibile,ma
intatta nel rivelare lo spirito romantico,irruento e travolgente del suo autore originale....bello ,bellissimo...mentre
le note scivolavano via velocissime, mi sono anche passate davanti le scanzonate feste viennesi, descritte in alcune
scene dello splendido film di Milos Forman " Amadeus". Questo omaggio di Anderson a Mozart, è
una di quelle perle meravigliose che porterò sempre con me! :))
Ne ero già convinta, ma dopo questo concerto,e dopo il bellissimo confronto avuto sul forum con alcuni di
voi, non ho più nessun dubbio,dalle prime file si vedono i nostri idoli da vicino,ma si perde tutto il resto....si
perde un po' la vera anima del concerto,quel clima elettrizzante dato dalle braccia della folla che si alzano tutte
insieme davanti a noi ,dalle urla che si levano nell'aria,si perde quella visione di insieme che forse nel mio
caso è stata davvero determinante...la prima fila(ci sono stata tante volte) mi da la sensazione di interagire
con gli artisti,l' emozione forte di guardarli negl'occhi,di vedere anche lo sforzo che profondono nell'esibirsi,è
un esperienza intensa....ma,a mio personalissimo e forse discutibile modo di vedere, è un po come guardare
un quadro di Monet da troppo vicino,si vedono i particolari ,ma non l'anima del quadro,non il suo movimento , e
soprattutto non quella magica onda di emozione, che è capace di trasportarti dentro al mondo immaginario
dell'artista ,che è anche il suo sogno...insomma ragazzi,tecnicamente non sono in grado di giudicare, so
solo che per me ,è stato bellissimo,e oltretutto ho trovato la voce di Anderson in condizioni discrete,
rispetto ai concerti dell'estate scorsa,certo è lontano dalle sue performance migliori,ma d'altra parte
oramai è lontano anche dai suoi trent'anni!
In conclusione mi sento di dire che andare ad un concerto dei Jethro Tull oggi ,è come innamorarsi di qualcuno
o di qualcosa di irraggiungibile,si rischia anche di sofrrire un po'.... ma ne vale comunque la pena! ;-)
saluti a todos Debora
ps: Spero che il mio severissimo critico, questa volta sia un po'più magnanimo ;-) ciaooooooo!!! |
Da Maurizio Di Vara, 10 Maggio 2006 - “FROM THE WOOD”! |
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Ciao, sono Maurizio Di Vara il chitarrista solista dei “FROM THE WOOD”, cover band
romana dei J. TULL. Volevo informarvi che da qualche anno ci dilettiamo nelle cover dei nostri amati JETHRO, abbiamo
fatto alcuni concerti a ROMA e volevamo farci conoscere al pubblico e ai fans del CLUB.
Infatti volevamo avere notizie su come far parte del vostro FANS CLUB e su come pubblicizzare la nostra Band. Il
gruppo è formato da: MAURO DE MAIO: voce e flauto/ MAURIZIO DI VARA: chitarra solista/ SALVATORE BORGHESU:
chitarra acustica/ DAVIDE DE PALO: basso/ GABRIELE ALVETRETI: tastiere/ SIMONE BISCEGLIE: batteria |
In allegato V’invio un brano “CROSS EYED-MARY” in MP3 che potete ascoltare e valutare la nostra
performance.
Questo brano e altri 4 fanno parte di un demo autoprodotto che abbiamo registrato l’anno scorso.
Oggi sinceramente siamo migliorati molto, anche perché al momento di quelle registrazioni avevamo sostituiamo
il batterista da poco tempo e quindi stavamo rifacendo il repertorio.
Il nostro recapito è il mio: MAURIZIO DI VARA Via Michele BONELLI, 32 00168 ROMA - Email: mdivara@libero.it
CELL. . 334 7987830 casa 0661661768 ore serali.
Certo di un Vostro riscontro. Porgo sinceri Saluti A presto Maurizio |
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Da Gabriele Selleri, 1 Maggio 2006 - Annuncio...!
Sono un tastierista-cantante fan dei Jethro e del rock progressive; vorrei contattare
musicisti della zona di Bologna per formare una cover band. sellerigabriele@alice.it |
Da Andrea Zac di Venezia, 13 Aprile 2006 - Buona Pasqua... !!
Ciao!! Andrea |
Da Michela & Gian Piero, 15 Aprile 2006 - Buona Pasqua... !!
Carissimi auguri di una Buona Pasqua in attesa dell'8 Maggio! Michela & Gian
Piero |
Da Cristina di Fano, 15 Aprile 2006 - Buona Pasqua... !!
Auguro a tutti voi miei amici di trascorrere delle serene e gioiose festività
Pasquali!
BUONA PASQUA A TUTTI!!!! Cristina |
Da Michela, 25 Marzo
2006 - Tulliate.....pericolose!! |
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Ciao Lincoln, e ciao a tutti i tullici, tulliani, ipertullici e chi più tulliate ha, più
ne metta!
A proposito di tulliate... E se alla Cristina di Fano svelassi il mio segreto?
E se le mostrassi alcune prove schiaccianti della (per lei) crudele realtà da dover affrontare???
Ebbene si, oggi mi sbilancio, e voglio mostrare a tutti dove sono stata qualche sera fa!
Ciao Michela |
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Da Aldo Miola da Verona, 15 Marzo 2006 - Al Maestro GIACOMO LELLI...
Ti scrivo questa mia per un semplice saluto ma non solo. Spero quanto prima, se mi sarà possibile, di
sentirti a qualche tuo concerto
assieme a Lincoln, perchè ascoltarvi ed ascoltare il tuo flauto sublime ed incantato è sempre un
evento incredibile.
Mi scuso se mi ripeto, ma il mio augurio nei tuoi confronti è che tu riesca quanto prima a suonare con il
leggendario Anderson; sono più che convinto che ne hai tutti i requisiti perchè ciò accada,
come sono indimenticabili le tue esecuzioni delle composizioni di Ian che
"risplendono di una luce nuova ed intensa ripercorrendo gli antichi fasti e le nobili arie dei TULL tratteggiando
con il tuo flauto magico, scettro incandescente, sontuosi mosaici pieni di fiammeggianti colori e di sublimi affascinanti
cromatismi che si infrangono celesti e gioiosi in eccelse dimensioni poetiche".
Ecco, non è azzardato affermare che tutto ciò lo esprime con il suo strumento solo un grande quale
tu sei; mi sia consentito affermare ciò senza volontà alcuna di fare complimenti, ma solo di esprimere
la consapevolezza di una semplice constatazione della realtà; mi scuso, ma avevo bisogno anche a livello
psicologico di scriverti quanto ho appena esposto.
Per ciò che concerne la registrazione del suo CD da parte di Flavio Oreglio, sapevo che aveva invitato Clive
Bunker per la registrazione di alcuni brani, ma apprendo con vivo piacere che anche tu farai parte attiva del progetto.
Concludendo, un ulteriore augurio di un Good Luck per i tuoi prossimi grandi concerti, nella speranza di rivederti
questa volta anche come spettatore al concerto dei TULL a Milano il prossimo 10 Maggio magari in compagnia di Lincoln.
For Giacomo Lelli, Lincoln and me. Ciao Giacomo!
Aldo Miola, fan dei JETHRO TULL dal 1970 (miola.aldo@libero.it) |
Da Gian Piero di Arezzo, 22 Febbraio 2006 - Lo striscione di Striscia...!
Chi ha visto gli striscioni degli stadi a "Striscia la Notizia" del 9 febbraio
scorso? Oppure, chi era a vedere Chievo-Sampdoria? Avete notato che i tifosi della Samp avevano uno striscione
con il disegno di un tale che fa il "gesto dell'ombrello" ? Ok.. era il nostro Ian nella copertina di
"Too old to R&R ..".... GANZO.... Quasi quasi abbandono la mia Fiorentina e divento tifoso della
Samp.
Saluti a tutti.. Gian Piero |
Da Fabio, 28 Febbraio
2006 - Serata dei "The Wood...!!
Ciao a tutti, sono Fabio dei "The Wood" Jethro Tull Tribute Band. Volevo comunicare a tutti i Tulliani
del centro Italia e non, dei nostri due prossimi concerti che avranno luogo il primo a Roma il 10 Marzo allo "Smoker's
Pub" (quartiere San Lorenzo) e il secondo a Tivoli Terme il 17 Marzo alla "Locanda del Camaleonte"
in Via del Barco. Per maggiori informazioni visitate il sito: www.thewood.it
Novità musicali e sonore hanno arricchito il nostro repertorio.
Accorrete numerosi e ROCK ON!!!!! Fabio |
Da Andrea Vercesi di Broni (PV), 20 Febbraio 2006 - Cover One-man-band Jethro
Tull !!! |
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Caro Webmaster, mi chiamo Andrea Vercesi e vivo a Broni in provincia di Pavia.
Oltre ad essere un accanito fan dei Jethro Tull sono un "fresco" socio ITULLIANS.
Con molta umiltà ti scrivo questa mail per comunicarti che sono un musicista che nella sua attività
home & live si occupa dei Jethro Tull.
Sto preparando un cd da me interamente suonato, registrato, mixato e masterizzato con la mia attrezzatura di home
recording digitale. Il cd si intitolerà : "VELVET GREEN" - A Little Tribute To Jethro Tull by
Andrea Vercesi e lo farò avere prossimamente al Presidente de ITULLIANS Aldo Tagliaferro.
Probabilmente glielo consegnerò personalmente in un nostro futuro incontro nella zona di Pavia.
Lo farò avere a tutti quelli che saranno interessati con un piccolo contributo alla produzione ed alla spedizione.
Ho inoltre intenzione di suonare prossimamente e di fare serate "TRIBUTO" ai Jethro Tull in cui suonerò
i seguenti strumenti su basi da me realizzate: chitarra elettrica, chitarra acustica, flauto traverso e voce.
Nelle basi registrate suono anche batteria, elettronica, tastiere, basso e percussioni.
La mia passione per i Jethro Tull è smisurata. Ho anche in cantiere un sito internet in cui parlo dei Tull,
della mia passione musicale e dei miei appuntamenti futuri.
E' bello trovare amici uniti da una passione come la nostra... nel marasma musicale con valori sbagliati credo
Ian abbia lasciato il segno.... solo chi non ascolta attentamente testi e musica può rinnegare l'innegabile
apporto musicale dei Jethro Tull alla musica stessa... di tutti i tempi...
Ora basta se no scrivo un libro sui Tull come ZITO!
Ti lascio la mia mail: andrea_vercesi@libero.it RingraziandoTi anticipatamente Ti saluto. Andrea |
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Dal Webmaster, 20 Febbraio 2006 - Benvenuto ad Andrea Vercesi...!
Ciao Andrea!! Benvenuto tra noi! E' sempre un piacere per noi Tulliani conoscere e promuovere
nuovi fan, soprattutto se sono giovani musicisti e si dedicano con coraggio alla musica dei Jethro Tull. Io stesso
ho cominciato anni or sono proprio come te, come "One man band" nelle Convention, ed oggi mi ritrovo
con una vera Band a fare concerti anche con il possente Clive alla batteria!!
Noi tutti ti sosterremo come tutti i fans mi hanno sostenuto e per questo non posso che ringraziarli all'infinito!!
Fammi sapere quando è pronto il tuo Cd così da poter presentarlo ai nostri sul sito con tanto di
recensione.
Nel frattempo ti saluto e ti auguro in bocca al lupo per questo meraviglioso viaggio che ti accingi a fare assieme
a noi!
A presto Lincoln |
Da Cristina di Fano, 5 Febbraio 2006 - ....guardate qui!!!
Date un'occhiata qui... http://www.electrocutas.co.uk/net/vid/tanglewood70.wmv Ciaooo Cristina |
Da Gian Piero di Arezzo, 2 Febbraio 2006 - Per Nicola a proposito di B. Barlow...
...Se per recente si può intendere anche qualcosa di 22 anni fa (1984), ti segnalo la presenza del nostro
Barrie in "Rising Force" di Yngwie Malmsteen. E' un cd da ascoltare per chi ama i virtuosismi chitarristici,
comunque interessante. Manco a dirlo l'ho trovato tra i 1000000 cd della mia Michela che ama tutte queste cose
strane e che dopo avermi conosciuto 4 anni fa (e con me aver conosciuto il "vecchio" progressive) iniziò
a propinarmi un sacco di (per me) stranezze tipo Merillion, Dream Theater, Blind Guardian ( alla Saschall di Firenze
11 ottobre ) spacciandomeli per new-metal-progressive.
Tra questi mi capitò il cd di Y.Malmsteen e sinceramente l'ascoltavo distrattamente rigirando tra le mani
la copertina. Sarà stato un caso, sarà stato l'orecchio abituato a sentire un "drumming"
particolare, saranno state le iscrizioni in grafica gotico-medievale sul retro (tipo Aqualung) ma mi sembrò
di percepire qualcosa di familiare. Guardai meglio e... EMOZIONE !!! Nella line-up alla batteria c'era il vecchio
Barrie. Come dire.. corsi e ricorsi storici, da anni la mia Michela ascoltava un cd in cui suonava un grande ex-Jethro
e lei dei Jethro non ne conosceva neppure l'esistenza.
Delle collaborazioni di Barlow con R.Plant e J.Page non ho ascoltato nulla e non so dirti, così come non
ti so dire dei Native Tung (?) con cui sembra suoni adesso e che credo abbiano fatto un cd lo scorso anno.
Saluti a Nicola e a tutti i tulliani. Gian Piero |
Da Valerio De, 1 Febbraio
2006 - "Pizza Piemonte"?!...
Ian Anderson ha fame? Infatti, secondo il sito ufficiale dei Jethro, il famoso teatro Nazionale di Milano (dove
i nostri si esibiranno il prossimo 10 maggio... evviva!) si trova in "Pizza Piemonte"... forse un invito
a tutti i fan per il dopo-concerto? Io ci sto! Buon appetito...
Valerio |
Da Aldo Miola da Verona, 11 Gennaio 2006 - Una mia opinione sulla X Convention
de Itullians...!
Desidero esprimere una mia opinione sulla X Convention de Itullians.
X Convention de ITULLIANS 2005:
' My lord and lady,we have fortuitously happended upon these,er,
strolling players,who will provide you with,er,goodly tunes
while you set about your prandial delights...
albeit in the lamentable absence of your guests.
So,my lord and lady,for your entertainment!.....'
- IL MENESTRELLO RIMARRA' PER SEMPRE IN GALLERIA -
Desidero ringraziare pubblicamente l'amico e Presidente del fan club Aldo Tagliaferro ed i suoi collaboratori
per la bellissima X Convention de ITullians alla quale avevo predetto un tale esito per questo evento; ulteriori
complimenti per Lincoln alla chitarra elettrica e Giacomo Lelli al flauto traverso che con la loro incredibile
tecnica musicale hanno cesellato momenti folgoranti in un sontuoso affresco tulliano di rara bellezza, intenso
e raffinato colmo di colori pulsanti e di precise geometrie dai toni quasi inusitati, in eccelse note danzanti
che accarezzavano gioiose il pentagramma, donando al cuore di chi li ascoltava gioia e magia come la grazia di
una fiaba.
Un mio particolare pensiero va alla vibrante chitarra fiammeggiante di Mick Abrahams assieme alla macchina percussiva
di Clive Bunker dalla ritmica superba ed implacabile, in sublimi giochi corde/batteria, esempi eccelsi di un mosaico
affascinante ed antico di quella musica celeste chiamata blues.
Un sincero saluto ed un ringraziamento all'amico di sempre Franco Taulino che come di consuetudine assieme ai suoi
Beggar's Farm, e nell'occasione con un quartetto d'archi, ci ha offerto una superba esecuzione dell'intero album
dei TULL - Minstrel In The Gallery -
ripercorrendo gli antichi fasti delle nobili arie di Anderson, nella consapevolezza di riscoprire un autentico
diamante riposto nell' ombra dalla polvere del tempo, improvvisamente rivelatosi come la magia di un incantesimo,
tratteggiando sapientemente con maestria e incisiva espressività sublimi atmosfere, nella tensione narrativa
di questo tempo antico.
Che dire poi della sublime e struggente Requiem che ci ha evocato nella sua luminosa bellezza e nell'intensa interpretazione
di Franco, un mondo di fiaba dal fascino sconosciuto, traboccante in fastose dimensioni poetiche che si infrangevano
incantate ed epiche, negli infiniti ed irrangiugibili stati d'animo in bilico tra passato e presente.
Grazie ancora a tutti voi impareggiabili menestrelli che ci avete deliziato con gioia e con passione, per aver
cullato dolcemente le gioie e le emozioni del tempo dei ricordi, sfiorando i meandri più riposti del nostro
cuore.
Aldo Miola, fan dei JETHRO TULL dal XVIII secolo :-) (mailto:miola.aldo@libero.it) |
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